«Ferrara farebbe meglio a non “marinare” le sedute della Commissione Urbanistica»
L'opinione di Vittorio Curedda, consigliere comunale e Presidente Commissione Urbanistica
La predisposizione del Piano di Valorizzazione delle Aree di Bonifica prosegue con la massima celerità, nel rispetto dei tempi e dei vincoli normativi disposti dalla legge e dagli obblighi procedurali imposti dal competente Assessorato Regionale. Giova ricordare, ai consiglieri del Gruppo consiliare 5 stelle, – (LEGGI) – che scivolano ancora nel fatuo tentativo di insinuare il dubbio di chissà quali losche manovre promosse dall’assessore Usai, che il percorso di trasparenza e condivisione dei tempi e dei contenuti della proposta progettuale con i rappresentanti dell’agro, è stato ulteriormente marcato proprio dall’assessore Usai che ha dato seguito alle indicazioni avute dal Sindaco e dalla maggioranza sulla massima condivisione del contenuto progettuale del Piano.
Vorrei rassicurare il consigliere Ferrara, per la personale stima che nutro nei suoi confronti, che non ha bisogno di alcun cappello per “svolgere quel lavoro di studio, analisi e discussione che dovrebbe avvenire in commissione”. È sufficiente che partecipi ai lavori della Commissione Urbanistica che, vorrei ricordare, ha disertato insieme agli altri componenti di minoranza in occasione dell’incontro pubblico del 16 maggio scorso. In quella sede la Commissione Urbanistica ha approfondito il Piano di Valorizzazione delle Aree di Bonifica (alla presenza del Sindaco, dell’Assessore, dei tecnici dell’Ufficio del Piano ed i progettisti del Puc, oltre ad una folta rappresentanza dell’agro) ed i temi più generali e di dettaglio dello stato della progettazione e le successive fasi e scadenze, concordate con l’assessorato regionale; in quella sede, inoltre, si sono colte -per tenerne debito conto- le sollecitazioni giunte dai rappresentanti dell’agro.
Oggi però, il consigliere Ferrara, dimentica di aver “marinato” i suoi impegni e doveri istituzionali, mostrandosi “preoccupato del fatto che ad oggi, i consiglieri comunali di minoranza siano tenuti completamente all’oscuro”, tentando, con certa maestria condita da maldestra insinuazione, di attestare l’assunto che si sia di fronte all’ “ennesimo esempio del comportamento autoritario che ha contraddistinto l’amministrazione e questo Sindaco”. Stiano certi, non solo il collega Ferrara ma tutti i consiglieri comunali, che non ci sarà alcun autoritarismo, in qualunque forma, ma solo e semplicemente il rassicurante uso delle forme di gestione, partecipazione e decisione democratica: nel rispetto della legge e delle normative.
Le porte sono sempre aperte, consigliere Ferrara: degli uffici e delle commissioni; così come degli atti che sono sempre a disposizione dei Consiglieri, per chiarire ogni dubbio e per consentire loro di svolgere il loro mandato con responsabilità e partecipazione, nel rispetto dei diversi ruoli di governo e di controllo. Ma per perseguire con coerenza il proprio mandato consiliare, occorre -senza alcun dubbio o remora- partecipare ed avere ben chiaro quale sia il ruolo del consigliere comunale, che non può risolversi con esternazioni a mezzo stampa che inseguono l’obiettivo di trasformare la gogna mediatica in capestro politico.
Sono certo che il collega Ferrara abbia le migliori intenzioni di recuperare il tempo perduto, e lo invito a presenziare alla Commissione Urbanistica che riconvocherò la prossima settimana per trattare gli stessi argomenti sui quali, evidentemente, ha lacune tali da non consentigli una più serena valutazione del lavoro degli uffici e dell’amministrazione. Repetita juvant!