1000 assunzioni Vigili del fuoco: passo avanti ma non basta
Sono uomini che lavorano per lo Stato, sono specializzati nel pronto intervento, li vediamo alle prese con il fuoco, le inondazioni, negli incidenti. Sono squdre che lavorano su turni di 12 ore. La loro come quella dei carabinieri, dei poliziotti e delle forze armate in generale è una missione. Sono uomini che hanno un contatto molto forte con le persone in difficoltà e sono forse quelli più esposti alle calamità naturali. Eppure non è una novità, spesso non sono messi nelle condizioni migliori per lavorare serenamente, la carenza di fondi ormai non è una novità e per quanto riguarda la retribuzione, diciamolcela tutta, non corrisponde ai rischi che affrontano ogni giorno. Ma il problema vero è che le squadre che operano sul territorio sono insufficienti. Il personale è carente e ci sono tanti precari e discontinui che attendono da anni di essere inquadrati.
Proprio su questo punto la Funzione Pubblica CGIL dei Vigili del Fuoco è intervenuta con una nota firmata dal suo coordinatore nazionale Mario Mozzetta esprimendo la soddisfazione per aver visto finalmente passare la proposta che era già stata avanzata da tempo, ma che si era trovata davanti mille ostacoli. Con la stabilizzazione della spesa impegnata per la retribuzione del personale volontario, si può ora colmare la grave carenza di personale che il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha dovuto affrontare, senza costi aggiuntivi per il bilancio dello Stato.
Grazie all’approvazione del decreto saranno avviate procedure selettive per l’assunzione, attraverso concorso, di personale non dirigenziale con contratto a tempo determinato entro il 31 dicembre 2015. Inoltre, via libera all’assunzione prioritaria di tutti coloro che hanno già vinto o sono risultati idonei nelle graduatorie approvate dal 1° gennaio 2008. Ma non basta. La Sardegna è uno di quei territori dove la figura del vigile del fuoco è quanto mai indispensabile, sopratutto nel periodo estivo, quanto la mole di lavoro si moltiplica in maniera esponenziale. Bisogna insistere, come hanno fatto ieri i vigili discontinui a Cagliari, che per protesta si sono riuniti sotto il palazzo della regione affinchè venga riconosciuto loro il diritto di poter dare una certezza economica alle proprie famiglie”. Per questa ragione chiedono che vengano utilizzati i fondi messi a disposizione per i vigili del fuoco discontinui: “Chiediamo di sanare l’abuso fatto fino ad ora – proseguono – e di dare la precedenza assoluta alla indizione di una graduatoria unica comprendente tutti i vigili del fuoco discontinui, ai quali finora non è stata data l’opportunità di partecipare al concorso”.