«2° licenziamento collettivo in aeroporto certifica il declino»
Il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde interviene sulla procedura di licenziamento collettivo avviata da Sogeaal per altri 45 dipendenti, che vanno ad aggiungersi agli altri 43 licenziati della Security
«La desertificazione della provincia di Sassari prosegue a causa delle scelte sbagliate della Giunta Pigliaru». Sulla procedura di licenziamento collettivo avviata da Sogeaal per altri 45 dipendenti, che vanno ad aggiungersi agli altri 43 licenziati della Security, interviene il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde.
«Anche questa seconda procedura viene avviata dalla Sogeaal con una comunicazione contradditoria e timorosa nei confronti della Regione. Ancora una volta -sottolinea l’ex sindaco di Alghero- il management cerca di attribuire le cause della riduzione del personale a precedenti gestioni, dimenticando di essere ai vertici della società dal 2009 -anno dal quale è iniziata una crescita esponenziale dei costi del personale-, e di avere portato il bilancio 2016 ad una perdita di 2 milioni. Ma bisogna dare atto alla Sogeaal -dichiara Tedde- che questa volta ha avuto il coraggio di confessare che nel 2017 non c’è stata la ripresa dei volumi di traffico più volte propagandata e che negli ultimi 5 anni i bilanci sono stati negativi.».
Secondo il consigliere regionale algherese la vendita al buio della società sta producendo gli effetti temuti. «Avere ceduto la maggioranza delle quote senza richiedere un progetto di gestione misurabile in termini di obbiettivi industriali -ribadisce ancora una volta Tedde- consente alla nuova proprietà di puntare al profitto a qualsiasi costo, anche sociale. La “mission” della Sogeaal, che fino allo scorso anno aveva un orizzonte strategico su cui si stagliavano l’incremento del traffico passeggeri e dei flussi turistici del territorio, per far crescere il reddito di imprese e famiglie e mantenere livelli occupazionali significativi, ha fatto una inversione di rotta di 180 gradi. Oggi la Sogeaal lavora per ridurre all’osso i costi e massimizzare i profitti, trascurando obbiettivi di crescita».
«E’ soltanto uno sbiadito ricordo la straordinaria crescita del decennio 2002/2012. Siamo in una obbiettiva fase di decrescita dei flussi di passeggeri ed economici, con la riduzione di circa 340 mila viaggiatori nel 2016. Senza prospettive di rilancio. Questi dati -evidenzia Tedde- si inseriscono nel quadro di declino complessivo della Provincia di Sassari che non è riuscita ad avere la città metropolitana, sta perdendo la chimica verde, ha perso un Tribunale e vede in atto un depotenziamento del sistema sanitario. Bene avrebbe fatto la Sogeaal a puntare coraggiosamente il dito contro la Regione, che in oltre tre anni non è riuscita nemmeno ad ipotizzare uno straccio di piano di incentivi al low cost secondo gli indirizzi comunitari per invertire la tendenza nefasta del crollo dei passeggeri».
«Ma il nuovo azionista di maggioranza deve capire che la Provincia di Sassari non è in grado di sopportare il depotenziamento dell’aeroporto di Alghero. E che l’avere acquisito la maggioranza azionaria attraverso un bando singolare, che non ha tenuto conto dei criteri di legge che richiedono in questi casi elementi di vantaggio complessivi per la pubblica amministrazione e per il territorio, le attribuisce un ruolo e grandi responsabilità sociali» – dichiara Tedde.
«Auspichiamo che la Regione, nella sua veste di soggetto regolatore delle politiche trasportistiche, intervenga immediatamente facendo valere le ragioni del territorio. Ma occorre anche che i sindaci dei più importanti comuni del territorio, e tutta la classe dirigente, politica e non, facciano sentire alta la voce delle comunità che rappresentano. Anche perché -chiude Tedde- il peso sociale dei licenziati dovrà essere accollato dai Comuni che già vivono una temperie difficile».