29^ Sagra del Carciofo: cinque menù per onorare lo spinoso DOP di Uri
abato 9 e domenica 10 marzo la comunità urese accoglierà con mostre, musei, musica e folklore quanti vorranno partecipare alla festa dedicata al carciofo spinoso DOP. 5 menù dedicati al carciofo sapientemente realizzati dalle proloco di Uri, Sestu, Ittiri e Badesi e dalla Ristopescheria di Alghero e legati alla tradizione.
La formula è quella vincente che da 29 anni la ProLoco di Uri propone ai visitatori, la data è il secondo fine settimana di marzo, i menù sfidano ancora gli amanti di sagre ed eventi enogastronomici sparsi in tutta l’isola e non solo. Superato il quarto di secolo la Sagra del Carciofo è ormai la festa dedicata allo spinoso DOP più importante dell’isola e continua a raccogliere consensi dappertutto. Quest’anno accanto alla ProLoco guidata da Angelo Garroni ci saranno gli stand della Proloco Sestu, la Proloco di Ittiri, la Proloco di Badesi e la Ristopescheria di Alghero. Sei euro il buono pasto per assaggiare una delle deliziose pietanze accompagnate dal bicchiere di vino e dal pane. Gnocchetti freschi con carciofi, vongole e bottarga; agnello in umido con carciofi e patate; lasagne di carasau con carciofi e purpuzza; gnocchetti al sugo di cinghiale con pancetta affumicata e carciofi; salsiccia fresca con carciofi; frittura mista con carciofi in pastella o zuppa di carciofi e cozze. Spazio anche al menù vegetariano e all’angolo dei dolci curato dal pastificio Andarinos di Usini. Fantasia di ricette e rispetto della tradizione, fortemente ricercata per raccontare i 29 di valorizzazione della coltura urese omaggiata del marchio DOP qualche anno fa.
E di marchio ma soprattutto di ricerca e innovazione tratterà il convegno che sabato pomeriggio si terrà in aula consiliare alle 16:30 che quest’anno si concentrerà sul “Programma di Cooperazione Interreg V-A Italia Francia – Marittimo 2014-2020”. Il titolo del convegno “Agricoltura sostenibile ed innovativa per il Mediterraneo” vedrà gli interventi del Sindaco Lucia Cirroni, dell’assessore agronomo Francesco Murru e a seguire Luigi Ledda docente dell’Università di Sassari che esporrà il progetto IS@M che rientra nel programma Interreg e del docente dell’Università di Alessandria – Egitto Sohby El Sohaimy che parlerà delle caratteristiche nutraceutiche e qualitative del carciofo. Il dibattito che seguirà gli interventi consentirà il confronto tra studiosi e lavoratori del comparto agricolo che vivono ogni giorno le problematiche e i benefici della coltivazione e la necessità di continuare ad investire in una coltivazione sempre più moderna e di precisione.
La serata di sabato 9 marzo proseguirà con la musica in piazza, quest’anno dedicata alla raccolta fondi per la ricerca sulla SLA con il concerto degli Artisti Sardi Uniti contro la SLA e con il menù proposto dalla Proloco Uri. L’apertura delle mostre, dei musei e dei percorsi guidati inizieranno dal sabato mattina – così come la tradizionale donazione del sangue in sede dell’AVIS. L’itinerario storico-culturale condurrà quest’anno i visitatori a scoprire le antiche abitazioni, il ciclo della vita strettamente legato all’alternarsi delle stagioni e al calendario agricolo-pastorale e i lavori legati alla tradizione. Obiettivo: trasferire ai partecipanti la memoria della comunità attraverso le arti, la tessitura, l’artigianato, nella musica corale e far conoscere i balli tradizionali e il significato dell’abito tipico urese che verrà raccontato durante la vestizione di domenica pomeriggio alle 17 in via Sassari.
Domenica l’apertura delle mostre inizierà alle ore 9 del mattino, mentre alle 11 Don Gianni Nieddu celebrerà la messa nella chiesa di Nostra Signora di Paulis. Dalle 12:30 sarà possibile iniziare la degustazione delle pietanze e dalle 15 inizierà l’esibizione itinerante dei gruppi folk Santa Rughe, gruppo folk Uri, il Coro di Uri e le maschere tradizionali “sos merdules di Ottana”. Spazio alla danza con l’esibizione della scuola di ballo “Giolia Dance” e alla musica dalle 19:30 con il concerto della band “Carletto e i suoi mostri”.