430 reperti nuragici scoperti in Svizzera e sequestrati dai carabinieri
Si indaga ora per accertare origine e formazione della collezione e individuare i responsabili dell’esportazione dei reperti autentici e della produzione dei pezzi giudicati falsi.
Circa 430 reperti archeologici della Sardegna, di provenienza prevalentemente nuragica (ma anche romana e medioevale), sono stati recuperati in Svizzera dai carabinieri del comando Tutela patrimonio culturale di Cagliari e dalla sezione Archeologia di Roma. I pezzi, esportati illecitamente, erano in possesso degli eredi di un collezionista svizzero, che hanno poi accettato di restituirli all’Italia dopo una lunga trattativa con i loro legali, depositari dei reperti.
Duemila anni di storia sarda trafugati durante scavi clandestini nel centro del’ isola. L’autenticità e la provenienza dei reperti sono state accertate dai funzionari della Soprintendenza Archeologia della Sardegna. A quasi tutti i pezzi della collazione è attribuito un notevole valore storico-scientifico-culturale con l’eccezione di un centinaio, risultati riproduzioni di pregiata fattura, ma realizzate in serie e in epoca moderna.
Si indaga ora per accertare origine e formazione della collezione e individuare i responsabili dell’esportazione dei reperti autentici e della produzione dei pezzi giudicati falsi.