Addio Ryanair, Alghero scende in Piazza: «Facciamoci sentire»
Sabato 6 febbraio manifestazione in piazza Porta Terra: «difendiamo il nostro diritto di volare»
«Mobilitiamoci per il nostro futuro. Invitiamo alla partecipazione il Sindaco Mario Bruno, in rappresentanza di tutta la comunità, chiedendogli di coinvolgere tutti i sindaci del territorio e le istituzioni di tutto il nord-ovest della Sardegna in una manifestazione che veda come attori principali i cittadini senza distinzione di casacca con l’unico obiettivo di fare sentire forte la voce del nostro territorio fino a Roma». Maria Grazia Salaris, Emiliano Piras, Monica Pulina, Alessandro Loi, Donatella Marino, Maurizio Pirisi, Michele Pais e Nunzio Camerada, invitano tutti, cittadini ed istituzioni, alla manifestazione in programma nel cuore della città di Alghero, in piazza Porta Terra, «per dirigerci simbolicamente a difesa del nostro aeroporto, che primo nell’isola, ha aperto la strada, seguita positivamente dal resto della Sardegna, ad un sistema di trasporto che ha liberato e aperto le frontiere alle migliori energie della nostra terra».
«E’ una battaglia di tutti – scrivono in una nota – e per questo motivo invitiamo le scuole, il mondo dello sport, il mondo del volontariato e tutti i settori produttivi poiché l’abbandono del sistema dei low cost nel nostro aeroporto rappresenterebbe una catastrofe sociale ed economica epocale ed investirebbe tutti i settori della nostra società».
L’annuncio di Ryainar di cancellare Alghero dalle sue rotte (LEGGI), ha infatti sollevato una moltitudine di reazioni in un mondo politico che da troppo tempo è impegnato in guerre intestine e in una spasmodica dei responsabili e delle responsabilità. «Purtroppo, se questa notizia fosse definitiva, dovremmo celebrare il periodo più nero della nostra storia, perché da sardi abbiamo subito per troppo tempo un isolamento, oltre che geografico, spesso indotto da politiche nazionali che ci hanno ignorato e danneggiato senza distinzione di colore politico. Da molti anni pare che gli alti scranni del parlamento italiano tolgano ai parlamentari che si avvicendano la visione di un progetto di sviluppo della nostra terra, la nostra isola viene puntualmente tradita ed abbandonata al suo destino, quando non svenduta per logiche di potere».
«I voli low cost hanno aperto il nostro orizzonte, fin dal primo decollo ci siamo ritrovati tutti a scegliere possibili mete e date per i nostri viaggi che un tempo erano sporadici ma soprattutto fortemente legati alla nostra capacità economica, visti i costi esorbitanti dei biglietti aerei. I nostri giovani hanno potuto scegliere di studiare nelle facoltà a loro più consone, l’impresa turistica insieme a tutti i comparti della nostra economia ha potuto godere di crescita e sviluppo ed avviato un tentativo di destagionalizzazione che ha reso il nord-ovest della Sardegna una meta importante per lunghi periodi dell’anno. Per questi motivi questa è una battaglia di tutti, cittadini ed istituzioni». L’appuntamento è per tutti sabato 6 febbraio in piazza Porta Terra, alle ore 9,30.