Ryanair e il caso Alghero approdano in Parlamento: interrogazione del leghista Molteni
Nicola Molteni, vicecapogruppo vicario alla Camera del Gruppo Noi Con Salvini-Lega delle Autonomie ha presentato un'interrogazione chiedendo una risposta in Commissione sulla situazione dello scalo Riviera del Corallo
La situazione dello scalo Riviera del Corallo giunge in Parlamento. Nicola Molteni, vicecapogruppo vicario alla Camera del Gruppo Noi Con Salvini-Lega delle Autonomie ha infatti presentato un’interrogazione chiedendo una risposta in Commissione. Partendo dalla decisione della compagnia aerea Ryanair di ridurre progressivamente i voli in partenza da Alghero, fino addirittura ad annullarli, scelta che in termini pratici comporterebbe il taglio di decine di posti di lavoro, Molteni evidenzia le conseguenze dell’addio del vettore low cost: «un grave colpo per l’economia di Alghero e della Sardegna in termini economici, turistici e d’immagine, che già vive uno svantaggio per la sua caratteristica insulare».
«Il Governo – continua Molteni – ha il dovere di mettere in atto azioni volte a garantire ed agevolare la continuità territoriale con la Sardegna, ma in questa circostanza ha invece ostacolato la trattativa in corso perstabilizzare o addirittura rafforzare la presenza della Ryanair ad Alghero». E ancora «Nonostante lo schema di decreto del Presidente della Repubblica – recentemente esaminato dalla commissioni parlamentari – inserisca Alghero fra gli aeroporti di interesse nazionale, le iniziative governative si presume abbiano lavorato nel senso contrario, confermando l’assenza di un piano programmatico di intervento nel settore aeroportuale. Esclusivamente con riguardo al caso in questione, consideriamo errato ed inopportuno il processo di privatizzazione della società di gestione aeroportuale, stante l’assenza di un piano regionale di trasporto».
«Il sistema della mobilità fondato sulle compagnie aeree Low Cost e, in particolare, il cd “modello Alghero” – dice il vicecapogruppo vicario alla Camera del Gruppo Noi Con Salvini – ha costituito un chiaro esempio di sviluppo sociale, economico e culturale per l’intera Sardegna. Ciò, in termini di bene immateriale, rappresenta patrimonio imprescindibile per la programmazione strategica del futuro della Sardegna. Il traffico aereo nello scalo di Alghero è passato da 500 mila passeggeri agli oltre 1.500.000 attuali, con un costante trend positivo che ha determinato un aumento dei livelli occupazionali sempre in crescita negli anni, sino ad arrivare agli oltre 600 dipendenti odierni (tra fissi e stagionali) di cui circa la metà riferibili a Sogeaal, a cui si aggiungono quelli dell’indotto, nonchè l’enorme ricchezza prodotta sul territorio da un così elevato aumento del flusso turistico»
«Purtroppo – sottolinea Molteni – questo modello si è sempre questo modello si è da sempre scontrato con la farraginosità del funzionamento delle procedura di erogazione dei contributi co-marketing vitali per il sostentamento di tale sistema, ma che incontra il generale sfavore dell’Unione Europea, condizionata, probabilmente, da lobby di potere legate ad una vecchia concezione del trasporto aereo. A cascata, ciò ha condizionato l’azione della Regione sempre mai chiaramente risoluta ad affrontare con piglio deciso tale situazione e, di fatto, assumendo, nel tempo, posizioni e atti normativi che hanno reso sempre precario il rapporto con le compagnie low cost».
«Ancora una volta da parte della Regione Sardegna, – prosegue il rappresentante della Lega – si assiste all’ennesimo atteggiamento schizofrenico nei confronti delle low cost, e le ultime azioni della Giunta Regionale e dell’assessore ai Trasporti, professor Deiana, di fatto evidenziano un disimpegno della Ras nei confronti del sistema Low Cost, giustificato da una asserita imposizione dell’Ue (inesistente). Una simile posizione, qualora confermata, comporterebbe il più grande disastro economico della Sardegna e non solo di Alghero, con effetti ancora più gravi di quelli provocati dalla crisi del comparto industriale regionale»
L’onorevole chiede che il Governo intervenga immediatamente nei confronti della Regione affinché annulli o sospenda l’avviata procedura di privatizzazione della Sogeaal. E ancora: «se non intenda convocare urgentemente un tavolo istituzionale presso il Ministero fra la Regione, le amministrazioni locali, la società di gestione dell’aeroporto e la compagnia irlandese, nonché le rappresentanze dei lavoratori, che chiarisca e definisca il futuro dell’aeroporto di Alghero e di tutte le parti interessate; quale sia il piano programmatico di intervento nel settore aeroportuale teso a valorizzare gli aeroporti di interesse nazionale inseriti nello schema di decreto del Presidente della Repubblica, fra cui appunto l’aeroporto di Alghero; quali azioni intenda mettere in atto al fine di limitare i danni dell’impatto economico e occupazionale che il cattivo esito della trattativa con Ryanair e della inopportuna privatizzazione della società di gestione aeroportuale potrebbe comportare per l’area territoriale di interesse».