Firino: «investiamo su scuola e territorio per tutela e diffusione della lingua sarda»
«Non c'è futuro per la lingua sarda se i nostri giovani non la considerano parte di sé e della loro identità, se non la imparano e non la utilizzano nella vita quotidiana per comunicare». Lo ha detto l'assessore della Cultura e Pubblica Istruzione Claudia Firino
“Non c’è futuro per la lingua sarda se i nostri giovani non la considerano parte di sé e della loro identità, se non la imparano e non la utilizzano nella vita quotidiana per comunicare. Per questo motivo la Regione ha investito principalmente sulla scuola e sugli Sportelli linguistici territoriali le risorse disponibili per la tutela e la valorizzazione della lingua”. A dirlo è l’assessore della Cultura e Pubblica Istruzione Claudia Firino, durante l’iniziativa “Limba faeddada, limba bia” nella Sala Anfiteatro di via Roma a Cagliari, alla presenza di operatori del settore, amministratori, insegnanti, esponenti del mondo accademico.
L’Esponente della Giunta Pigliaru ha sottolineato come la Regione si è impegnata a finanziare, con fondi integrativi crescenti le risorse statali (legge 482/99) in costante decremento, i progetti linguistici per le scuole e gli Sportelli territoriali. “Abbiamo coinvolto numerosissimi istituti in tutto il territorio isolano – ha precisato Firino – associazioni e operatori, che sono per noi la base della politica linguistica che vogliamo promuovere. I progetti portati avanti sui banchi di scuola devono avere una coerenza didattica, ed è necessario creare nuovi materiali partendo da una ricognizione organica dell’esistente. Inoltre, tali progetti didattici devono essere rafforzati dalle attività sul territorio, è questo il ruolo importantissimo degli Sportelli, che vogliamo valorizzare e incrementare, poiché rappresentano spesso l’unico presidio e il punto di raccordo tra scuole, amministrazioni e istituzioni”.
Sul tema degli sportelli linguistici la titolare della Cultura ha ricordato anche la necessità di un nuovo lavoro di regia che “adesso possiamo portare avanti grazie anche all’approvazione definitiva delle norme di attuazione a livello nazionale, che consentono alla Regione di programmare in autonomia, e con maggiore raccordo con tutti i soggetti coinvolti, nella scelta delle politiche linguistiche. Un risultato importante, ottenuto grazie al lavoro della Regione, del Consiglio regionale e dei parlamentari sardi”.
Altro obiettivo dell’Amministrazione è la valorizzazione delle competenze degli operatori, impegnati nelle scuole e nel lavoro degli Sportelli. “E’ necessario certificare le competenze degli operatori linguistici – ha concluso l’assessore Firino – sia per valorizzarne e professionalizzarne il ruolo, sia per dare garanzia di qualità dei progetti da loro curati, agli Enti che si avvalgono del loro lavoro. Puntiamo a una certificazione che abbia un valore non solo in Sardegna ma a livello europeo. Anche questo processo può partire solo ora, sempre grazie alle norme di attuazione”.