Agricoltura nella Nurra algherese: il resoconto della consulta

In una nota stampa, il Comitato Zonale Nurra traccia un bilancio sulla Consulta comunale del 3 marzo 2016.

Si è svolta giovedì 3 marzo 2016 una riunione pubblica della Consulta Comunale per lo Sviluppo Economico e il Lavoro convocata per illustrare il lavoro svolto dall’amministrazione comunale e dibattere su due progetti molto importanti per la Città di Alghero: la valorizzazione del corallo autentico e il rilancio dell’agricoltura.

Le variegate rappresentanze presenti in consulta si sono confrontate con l’Amministrazione Comunale sulle cose fatte negli ultimi mesi e sulle cose da fare. Presente anche il Comitato Zonale Nurra che in questi mesi sta lavorando da un lato per consentire una corretta informazione e rappresentanza della cittadinanza del vastissimo territorio della Bonifica Storica Algherese e dall’altro per proporre azioni concrete alle istituzioni per il rilancio della vocazione agricola e turistica di tutto il territorio.

Si propone un riepilogo di quanto emerso durante la riunione pubblica della consulta comunale sul tema del rilancio del territorio della Nurra algherese. L’Assessore allo Sviluppo Economico Natacha Lampis, dopo aver illustrato le risultanze del lavoro svolto durante le manifestazioni e gli eventi di #mondorurale, ha messo in discussione il documento di sintesi contenente le linee guida e un piano di azioni da seguire nei prossimi mesi, atte a rilanciare il comparto agricolo grazie alla valorizzare le produzioni agroalimentari che tengono conto dell’importanza di nutrirsi con cibo sano, locale, rispettoso delle persone e dell’ambiente, prodotto all’interno di una filiera chiusa e verificabile.

Interessanti tutti gli interventi fatti da parte degli addetti ai lavori: l’Agenzia Laore, la CIA, la Coldiretti, la Cantina sociale di Santa Maria la Palma, il Parco naturale di Porto Conte, il Consorzio degli Agriturismi. Sono intervenute inoltre le rappresentanze della cittadinanza attiva come i Comitati di quartiere e di borgata, l’Associazione Impegno Rurale e il Comitato Zonale Nurra.

Il Presidente del Parco di Porto Conte prof. Farris, promotore di una serie di convegni dal taglio tecnico-pratico proprio sul rilancio dell’agricoltura nella Nurra appoderata algherese, ha sottolineato l’importanza di uno strumento come la certificazione del marchi di Qualità Ambientale della Rete dei Parchi e delle Aree Protette come strumento di valorizzazione dei prodotti agroalimentari.

La dott.ssa Manca dell’agenzia Laore ha sottolineato come gli orientamenti dell’Unione Europea stanno cambiando nella direzione di una agricoltura sostenibile e che, pur non avendo la Nurra un GAL costituito (Gruppo di Azione Locale), ci sono tutti i presupposti per attivare un Distretto Agroalimentare di Qualità, che consentirebbe un migliore strutturazione delle filiere produttive e l’acquisizione di particolari agevolazioni e fondi.

Il Comitato Zonale Nurra, per voce del presidente Daniele Dore, dopo aver ascoltato tutti gli interventi, ha sottolineato l’importanza di mantenere uno stretto coordinamento fra tutte le parti a vario titolo coinvolte, in modo da coordinare e ottimizzare gli sforzi fatti da ogni istituzione o organizzazione. Inoltre ha rimarcato come qualsiasi piano strategico di rilancio dell’agricoltura non possa prescindere dal coinvolgimento e il coordinamento con tutte le amministrazioni comunali della Nurra.

Le aziende agricole si trovano oggi ad affrontare sfide sempre più impegnative: normative sempre più complesse e restrittive, mercato comandato dalla grande distribuzione, sistemi di coltivazione controllati dalle multinazionali, enormi costi derivanti dal lavoratore a carico, danni derivanti dalla fauna selvatica, e per le aziende della Bonifica Storica algherese si aggiunge l’impossibilità di ampliare le strutture strumentali all’attività a causa dei vincoli paesaggistici.

In questo contesto, gli agricoltori si sentono spesso abbandonati a loro stessi e spaesati e quindi se le istituzioni credono davvero in una agricoltura sostenibile che possa creare occupazione e sviluppo per tutto il territorio, devono difendere attivamente e concretamente i custodi di tali valori, permettendo loro di sopravvivere alle durissime sfide a cui devono oggi far fronte.

Per quanto tempo una azienda può resistere se è costretta a vendere un prodotto sottocosto? Interessante in chiusura uno studio dell’Università di Sassari, presentato dalla dott.ssa Camerada, che ha posto l’accento sulle potenzialità del turismo locale di qualità,evidenziando come Alghero abbia forte nell’immaginario del turista il concetto di destinazione incontaminata, dove è ancora possibile trovare genuinità nell’ambiente, nel tessuto sociale e nei cibi che vengono offerti. Concludiamo questo resoconto sottolineando come sia quindi fondamentale che le imprese turistico-alberghiere investano sul fornire una esperienza di qualità al turista e, similarmente al caso del Corallo, forniscano una autentica esperienza di genuinità, utilizzando cibo a km0 e dalla filiera corta.

Proprio a tale scopo una delle più interessanti azioni a breve termine previste nel documento di sintesi e già messe in campo dall’Assessorato allo Sviluppo Economico, riguarda la formazione di un circuito di ristoratori che intendano approvvigionarsi direttamente dagli agricoltori e allevatori della Nurra, formando un gruppo di acquisto che permetta di garantire qualità e continuità del prodotto.

Il Comitato Zonale Nurra, si rende disponibile a collaborare per concretizzare l’aggregazione delle aziende agricole e ad ogni altra iniziativa che incentivi la crescita socio-economica del territorio della Nurra Algherese, convinti che l’economia di una città prettamente turistica come Alghero, passi necessariamente dallo sviluppo di questo territorio.

7 Marzo 2016