«Operatori balneari algheresi rassicurati dalle parole dell’assessore»
L'opinione di Mario Salis, segretario cittadino del Partito Democratico
Il circolo PD di Alghero si è fatto promotore di un incontro tra l’Assessore Erriu ed una cospicua rappresentanza degli operatori balneari di Alghero. Hanno fatto gli onori di casa i due consiglieri comunali Daga e Pirisi e dirigenti PD, presente anche il Sindaco Mario Bruno. Il comparto è da tempo in agitazione denunciando “interpretazioni “eccessivamente restrittive” da parte degli uffici comunali relativamente alla normativa regionale che regola le autorizzazioni ad operare per gli stabilimenti balneari.
La L.R. n. 8 approvata lo scorso aprile prevede a che a partire dal 2017, in assenza di Piano di Utilizzo dei Litorali, le autorizzazioni per la realizzazione dei servizi alla balneazione (chioschi o simili) possano essere rilasciate per soli 90 giorni comprensivi dei tempi tecnici per l’installazione e la disinstallazione di manufatti e attrezzature. Pertanto, come confermato dall’Assessore Erriu, per tutto il 2016 non cambia nulla rispetto agli anni precedenti.
Il differimento al 2017 della norma è stata opportunamente prevista dalla Regione in considerazione del fatto che quasi tutti i comuni della Sardegna a vocazione turistico-balneare non hanno ancora provveduto a dotarsi di questo indispensabile strumento urbanistico per la gestione dei litorali, dettando però un preciso termine temporale per l’approvazione del PUL entro il 2016. Allo scadere di tale ultimatum, se il comune non si è dotato di PUL, varrà l’applicazione della norma che prevede le istallazioni per soli 90 giorni.
Ne deriva quindi che l’approvazione del PUL diventa, per una città come Alghero, una priorità imprescindibile e che deve pertanto procedere in maniera parallela ma non subalterna al PUC. Nel PUL il comune dovrà prevedere le clausole per le concessioni. In area urbana potrebbe consentire l’apertura degli esercizi per la durata dell’intero anno. In area extra-urbana la progettazione del PUL non potrà prescindere dal confronto ed il raccordo dei tanti, diversi soggetti interessati quali ad es. il Parco, Laore, il Demanio, e altri enti rilevanti. Il PUL infatti dovrà prevedere sintonia e coerenza con i regolamenti vigenti per le aree extra-urbane soggette a normative speciali.
Al di là dei discorsi relativi alla progettazione e sviluppo del PUL che si dovranno demandare ad ulteriori approfondimenti e che il PD avrà cura di continuare a fare, resta la valenza politica dell’incontro tra l’Assessore Erriu e i rappresentanti del comparto: una quindicina tra operatori, tecnici e legali che si sono detti sollevati dalle rassicurazioni dell’Assessore Regionale in merito alla attuale interpretazione della norma.
Il Sindaco Mario Bruno, oltre all’impegno per l’iter del PUL che prevede la presentazione degli elaborati entro il mese di ottobre 2016 da parte del tecnico incaricato, ha garantito una circolare esplicativa per gli uffici in modo da sbloccare con effetto immediato il rilascio delle autorizzazioni. Lascia a dir poco perplessi la situazione che si è venuta a creare, dove una interpretazione meramente amministrativo-burocratica degli uffici abbia di fatto impattato sulla funzionalità di un comparto imprenditoriale cruciale per Alghero la cui valenza supera la funzione economica dell’impresa ma assume quella di servizio alla comunità se si pensa alla dislocazione dei servizi sulla lunga costa algherese.
Il Partito Democratico ha ben presente la funzione e il ruolo strategico degli operatori balneari, sono loro che intrattengono per la maggior parte della giornata i vacanzieri con i loro servizi e da loro molto spesso dipende il grado di soddisfazione o meno tra i turisti. A loro è demandato il compito di garantire la sicurezza dei bagnanti, la pulizia e il decoro delle spiagge, i servizi indispensabili alle persone con disabilità e i servizi igienici senza i quali i nostri mari sarebbero un pochino meno cristallini.
L’intervento chiarificatore e risolutore del Partito Democratico cerca di rimediare alla erronea interpretazione ed applicazione da parte degli uffici grazie al confronto con i massimi livelli della struttura Politico-amministrativa della Regione.