“Prossima Fermata Sardegna”, nasce il progetto per favorire il rilancio del turismo svizzero
L’Unione Regionale delle Camere di Commercio della Sardegna sta sviluppando un progetto per favorire il rilancio del turismo svizzero in Sardegna.
Il mercato svizzero c’è e può crescere come dicono i numeri, ma è un mercato molto esigente e difficile da conquistare. Il turista svizzero è pretende ma spende, e ha voglia di conoscere.
L’Unione Regionale delle Camere di Commercio della Sardegna lo sa e per sostenere il turismo locale, sta sviluppando tra oggi e domani il il progetto “Prossima Fermata Sardegna”, per favorire il rilancio del turismo svizzero in Sardegna. Si tratta di un evento di assoluta importanza che coinvolge l’intero Sistema Imprenditoriale Regionale, rappresentato dal Presidente di Unioncamere Sardegna e dal direttivo delle Camere di Commercio provinciali e che mira ha creare un’offerta turistica più completa e qualificata per confrontarsi efficacemente con un mercato di alto livello come quello svizzero.
«Dobbiamo valorizzare al meglio i nostri flussi e conoscere quanto il nostro turismo può essere in grado di dare sapendo che gli elementi che lo compongono sono tutti egualmente importanti – ha detto il presidente della Camera di Commercio Sassari nord Sardegna, Gavino Sini – anche confrontandoci con un turismo esigente come quello svizzero. Non crediamo che la nostra offerta possa sfigurare, anzi è di grande appeal.» Punti di forza tanti, ma anche il rischio di evidenziare quelli di debolezza. «Il confronto con gli operatori del segmento svizzero per conoscerne al meglio le peculiarità, non potrà non farci crescere, riuscendo così ad adeguarci – è stato l’intervento di Agostino Cicalò, presidente dell’Unione regionale camerale – anche perchè in Sardegna abbiamo tutti gli elementi che gli svizzeri amano, o meglio, quelli che per loro sono più importanti e ne caratterizzano le scelte.»
Non a caso i turisti svizzeri che si spostano in Sardegna crescono con un trend medio ben oltre il 20 per cento annuo, con una buona propensione rispetto ai periodo di spalla. Analisi che vale nell’ambito del mercato isolano 700mila presenze per una permanenza media di 5,2 giorni. E sono la nostra enogastronomia insieme al mare e alla natura, i passpartout vincenti. Anche se il turista svizzero è curioso ma estremamente rigido sugli standard di processo. Per dirla in breve va conquistato due volte. Riuscendo magari, anche a fidelizzarlo. Come hanno tenuto a sottolineare tra gli altri, il segretario generale della Camera di Commercio italiana in Svizzera, Fabrizio Macrì, Segretario Generale Camera Commercio Italiana in Svizzera, e Fiorenzo Fässler, della “Smarket SA” azienda di consulenza/marketing turistico con sede a Zurigo.
La prima tappa sarda a Olbia – domani si replica a Cagliari – costituisce un primo passo di carattere propedeutico per la realizzazione di ulteriori iniziative promozionali (Workshop, incontri BtoB, Road Show, Educational Tour). Durante lo sviluppo del Progetto a supporto delle attività si realizzerà una campagna di comunicazione sui mass media svizzeri che sarà concordata in
itinere, anche sulla base delle reali esigenze che scaturiranno dal confronto sia con gli operatori sardi che con gli esperti del turismo in Svizzera presenti in Sardegna in occasione delle due giornate formative.
Il mercato vede la Svizzera come il quarto Paese nella classifica tra i maggiori mercati di provenienza al mondo sulla destinazione Italia. I segmenti dell’offerta turistica più gettonati sono arte e cultura, località balneari, percorsi enogastronomici, sport outdoor e wellness. In questo mercato, la Sardegna si colloca al settimo posto nel ranking delle Regioni italiane preferite dal turismo svizzero. “Prossima Fermata Sardegna” nasce per consolidare ed incrementare l’immagine dei prodotti turistici di eccellenza della Sardegna oltre le Alpi, cercando di creare un legame strutturale tra i due territori con importanti se non determinanti target strategici: destagionalizzazione delle presenze, aumento strutturale dei flussi turistici, formazione ed adeguamento strutturale dell’offerta. La nostra Isola proporrà attraverso il progetto le potenzialità del patrimonio culturale e artistico, dei beni paesaggistici e naturalistici, le strutture ricettive, i servizi di accoglienza e turistici presenti sul territorio regionale integrandole con la promozione delle eccellenze eno-gastronomiche ed agroalimentari locale.