Surigheddu e Mamuntanas rimangano pubblici, in campo le cooperative
«L’idea è quella di arrivare alla firma di un Contratto di Rete che ha la finalità di prendere in gestione le terre pubbliche delle aziende di Surigheddu e Mamuntanas».
In una nota stampa, la cooperativa sociale Ecotoni Onlus, spiega la propria dichiarazione d’intenti (LEGGI) – elaborata per sostenere la richiesta che le aziende di Surigheddu e Mamuntanas rimangano terre pubbliche – che ha incontrato finora l’approvazione, il sostegno e l’adesione di una decina di cooperative sociali del nord ovest della Sardegna e di numerose imprese agricole del territorio algherese, oltre al supporto di studi professionali operanti in campo agrario, finanziario e amministrativo.
«L’idea è quella di arrivare alla firma di un Contratto di Rete che ha la finalità di prendere in gestione le terre pubbliche delle aziende di Surigheddu e Mamuntanas – spiegano Tonio Mura e Chiara Rosnati –. Tale modello potrebbe essere proposto, in accordo con gli imprenditori agricoli del territorio, per la gestione di tutte le terre pubbliche del nord ovest della Sardegna. L’organizzazione che va formandosi, ci teniamo a dirlo, è aperta e in divenire. La dichiarazione d’intenti è pensata per raccogliere tutte le disponibilità pronte a difendere la proprietà pubblica delle terre, per una gestione territoriale delle stesse, offrendo nuove opportunità di lavoro ai giovani e ai disoccupati del territorio«.
E ancora: «Tale rete si propone di soddisfare le richieste del territorio, realizzando un mercato di qualità e a scala locale a uso dei privati, delle mense e della ristorazione, e di avviare attività produttive legate all’esportazione dei prodotti, soprattutto nei mercati nord europei più sensibili alla genuinità del cibo».
«Per il successo dell’iniziativa – concludono – si punterà su coltivazioni biologiche o a basso impatto ambientale, creando sinergia con gli allevatori del territorio, a partire dai pastori che da anni operano nelle due aziende».