Sposarsi ad Alghero di lunedì? Impossibile, almeno secondo gli uffici comunali
La storia di una giovane coppia che voleva coronare il proprio sogno e sposarsi ad Alghero. Raccontano di essere stati accolti con negligenza e maleducazione negli uffici comunali, che gli hanno impedito di sposarsi proprio di lunedì. Risultato? Andranno a Porto Torres.
Il 10 marzo 2016, io e la mia futura moglie siamo andati all’Ufficio di Stato Civile di Alghero per fissare la data di matrimonio che, per motivi legati agli spostamenti dei suoi parenti che arrivano dalla provincia di Ravenna, e per coincidenza con la nostra data di fidanzamento, abbiamo deciso di fissare per il giorno Lunedì 13 marzo 2017.
Una volta arrivati, ci viene subito detto di essere in anticipo per poter chiedere la data, poiché è possibile fissarle solo con un anno o meno di anticipo (ebbene sì, per tre giorni di anticipo siamo stati costretti a rimandare) e, accennando del fatto che si tratta di un lunedì iniziano a storcere il naso riguardo al fatto, come se fosse una cosa anomala, anche se in tutta Italia, da sempre, si celebrano matrimoni in qualsiasi giorno dell’anno. Andiamo via, rimandando la questione di dieci giorni in modo da non avere avversità nell’organizzazione.
Nel frattempo, cerchiamo su internet il regolamento di celebrazione dei matrimoni comunale e troviamo una serie di articoli di legge con regolamento comunale scritto e approvato dal Consiglio comunale nella seduta del 30 Luglio 2010 (atto n° 39).
Nel regolamento, leggiamo che: «La celebrazione del matrimonio è attività istituzionale garantita. I matrimoni vengono celebrati in via ordinaria dal lunedì al venerdì in orario di servizio e in via straordinaria il sabato dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 18.00; e la domenica dalle 11.00 alle 13.00»
Ci presentiamo quindi per fissare la data del nostro matrimonio una seconda volta, con la certezza che non si sarebbero opposti al regolamento. Quando gli chiediamo di fissare la data, però, ci viene negata. Il primo presunto motivo che ci viene dato è che «’devono sistemare le pratiche del sabato e della domenica»’ (servizi straordinari non dovuti al cittadino ma facoltativi dell’Ufficio e per tanto che non possono interferire coi servizi ordinari).
Una volta smentito questo motivo, mi dicono allora che il lunedì non è possibile celebrare perché per le celebrazioni consuete del sabato (anche se è straordinario si sa che usualmente la gente si sposa di sabato e domenica) preparano la documentazione già dal mercoledì, e quindi il lunedì potrebbero sorgere problemi tecnici con stampanti e computer e quindi non se la sentono di farlo.
Smentiti ulteriormente dicendo che dato che per il sabato stampano dal mercoledì, ho chiesto la stampa dei documenti del lunedì dal venerdì precedente (stessa precedenza in giorni), e anche in quel caso si alza la polvere dicendo che non va bene.
Li informo anche che ho già chiesto ai comuni limitrofi se fosse possibile celebrare di lunedì e ho avuto esiti positivi da tutti, anche perché in fondo, è ciò che devono fare per LEGGE; ma al dire questo, invece di ripensare alla loro posizione, ottengo solo un esortazione indispettita di andare a sposarmi altrove.
Non soddisfatti ancora, chiediamo di pagare la stessa quota di una celebrazione straordinaria nella data da noi richiesta, in quanto è particolarmente sentita e vogliamo che avvenga in quel preciso giorno. Tra dubbi e perplessità ci viene detto che in settimana le attività PER LEGGE sono gratuite e che la mia offerta non è quindi valida.
Intraprendere una battaglia burocratica ci avrebbe portato solo a ulteriori dispetti, disappunti e situazioni imprevedibili come spostamenti di orari (previsti dal regolamento) spostamento di sede (prevista dal regolamento) e altre varie ed eventuali che in un giorno delicato e importante come il matrimonio vogliamo evitare.
Ci siamo spostati di pochi chilometri nel comune di Porto Torres, lo stesso giorno. Siamo stati accolti col sorriso, e una volta espresso il nostro interesse è stato accolto al primo accenno. Si sono disturbati per farci vedere la sala comunale adibita ai matrimoni e ci hanno indicato e suggerito anche alternative come il matrimonio all’Asinara cosa che però non faremo. Il tutto, sempre nella data da noi richiesta Lunedì 13 marzo 2017.
Ed è a Porto Torres infatti che ci sposeremo.
Ma rimangono sempre le solite domande: perché una cosa semplice deve diventare una cosa difficile al limite dell’impossibilità? Perché ogni cosa che si voglia realizzare ad Alghero deve avere sempre ostacoli? Perché non c’è libertà di scegliere, quando nel resto d’Italia è così? Perché un Ufficio comunale va contro la legge?
A voi le risposte.
Danilo