L’oro di Alghero è anche nell’agro
L'opinione di Antonio Zidda, Presidente del Comitato di Borgata Sa Segada–Tanca Farrà
L’8 maggio la borgata di Sa Segada festeggia la seconda edizione della Sagra della Fragola e Alghero si scopre di colpo un comprensorio fortemente vocato anche al frutto rosso primaverile per eccellenza. Non solo turismo quindi, per la bella addormentata della Riviera del Corallo, bensì l’ennesima dimostrazione di una spiccata vocazione agricola di qualità che negli ultimi decenni sta facendo la fortuna di interi territori: pensiamo al Chianti di Toscana o al Gargano in Puglia, solo per citarne alcuni.
Il comprensorio di Porto Conte non ha certo nulla da invidiare ai migliori connubi patrimonio ambientale – cibo che l’Italia possa offrire: basti pensare che Alghero vanta l’incredibile promontorio di Capo Caccia, la foresta demaniale sino alle vedute straordinarie che offrono le borgate, inframezzate da vigneti e uliveti il cui nettare vanta premi internazionali di indubbio valore. L’oro di Alghero è anche nell’agro e necessita di incentivazione, di professionalità vere, in grado di comprendere e comunicare il valore di un territorio di una bellezza senza pari. Un investimento in promozione necessario che tornerebbe indietro centuplicato.
Il Comitato di Sa Segada – Tanca Farrà, nel proprio piccolo e con sforzi immani da parte dei volontari anche degli altri Comitati di Borgata, sta cercando di far emergere le potenzialità dell’agro anche attraverso iniziative, come la Sagra della Fragola, in grado di attirare l’attenzione sullo splendore che ci circonda. Vi invitiamo quindi tutti alla partecipazione a Sa Segada l’8 maggio a partire dalle ore 11 per una Sagra con tante novità tutte da scoprire.