“Afghanistan, che fare?”
L'opinione di Vittorio Guillot
Se sapessi che fare per tirar fuori l’Afghanistan dalla terribile situazione in cui si trova sarei uno statista superiore a Cavour ed a Giulio Cesare. Molto più modestamente posso solo esporre qualche mio desiderio e qualche mia considerazione. Io credo che tutti gli uomini e donne abbiano il diritto di disporre liberamente della loro vita e non c’è barba di religione, filosofia o ideologia che possa impedire questo diritto. Perciò mi sento fortemente anti nazista, anti comunista ed anti islamista . Penso , addirittura, che se si viola questo diritto, si agisce contro Dio, che ha creato l’uomo libero e responsabile delle sue azioni. Ogni popolo, però , deve applicare questo diritto fondamentale secondo le caratteristiche della propria cultura e l’esportazione della democrazia ,magari con la guerra e costruita secondo il modello ‘occidentale’, costituisce una forma di imperialismo culturale. Allo stesso modo è imperialista , totalitaria e folle la pretesa marxista di imporre a tutti i popoli del mondo il suo opprimente modello internazionalista, che vorrebbe cancellare le differenze e le identità dei popoli . Tanti anni fa andai presso una tribù india di Panama, nella regione del Daryen. Era comandata da un capo, eletto per tutta la vita da una sorta di consiglio dei capi famiglia , che avrebbero potuto destituirlo in caso che non andasse più a genio. Il capo era obbligato a convocare quel consiglio due volte all’anno: all’equinozio di autunno ed a quello di primavera.
In quelle occasioni si decideva come la tribù avrebbe organizzato i suoi spostamenti, quali zone di caccia, pesca e raccolta di frutta e verdura era assegnata ad ogni gruppo e come sarebbero stati suddivisi i frutti delle varie attività. I capi famiglia dicevano liberamente la loro e, alla fine, decidevano a maggioranza. Alla riunione erano accompagnati dalle mogli, che non decidevano niente e non intervenivano direttamente alla discussione ma, stando sedute alle spalle degli uomini, gli davano i consigli ed i suggerimenti. Quella tribù non aveva mai sentito parlare di democratici e conservatori , di liberali e comunisti, di fascisti e socialisti etc. eppure credo che quella ‘democrazia’ fosse in armonia con le necessità e con la cultura di quella gente. Oggi una grande moltitudine di afghani rifiuta il regime dei talebani e cerca di fuggire dalla loro tirannide per venire in Europa. Ciò significa che il nostro sistema di vita, malgrado le sue deficienze ed i suoi lati oscuri , è considerato migliore di quello che venne imposto dai talebani e che, sono certo, verrà nuovamente imposto dagli estremisti che oggi governano a Kabul . Particolarmente odiosa è la discriminazione che quei tagliagole vogliono imporre contro le donne. Si potrebbe dire che anche da noi ci sono troppi omicidi e femminicidi. Ciò succede perché il male è, e sarà, sempre presente nel genere umano, a tutte le latitudini ed in tutti i continenti. Possiamo e dobbiamo fare di più contro i violenti ed i delinquenti nostrani? Possiamo e dobbiamo fare di più per proteggere i più deboli dalle angherie dei prepotenti e dei violenti? Si, sicuramente! E guai se non si cercasse di eliminare questi feroci crimini ! Però l’omicidio dei non credenti, o dei credenti ‘tiepidi’ e degli apostati , la violenza, i soprusi sulle donne ed il femminicidio ,che da noi sono considerati deviazioni, per i talebani, invece, sono la norma assoluta, voluta, secondo loro , addirittura da Allah!
Non possiamo, perciò, neppure paragonare la nostra situazione col male insito nella struttura sociale, politica e culturale imposta sulla gente da loro dominata. A questo punto è lecito chiedersi che fare per l’ Afghanistan? Intanto dobbiamo accogliere chi fugge da quella tragedia. Oltretutto é gente che ha creduto in noi e che, purtroppo, abbiamo illuso. E’ gente che ha compromesso la sua vita per aiutare i nostri soldati , i nostri volontari, la nostra bandiera! Non possiamo abbandonarli al loro destino. Saremmo degli infami vigliacchi ed offenderemmo i nostri stessi ragazzi caduti in quella guerra . Certo, occorre verificare che tra i profughi veri non si nascondano dei terroristi e, quindi, occorre monitorarli tutti con ogni possibile mezzo. Questo è un compito immane ma necessario. Inoltre si dovrebbe premere per la revisione del trattato di Dublino perché tutti coloro che fuggono da guerre e persecuzioni siano effettivamente distribuiti tra i Paesi della U.E. Anche quelli che arrivano via mare. Ho l’impressione che, poiché la maggior parte dei profughi afghani arriverà dalle ‘rotte balcaniche’, anche i Paesi europei dell’ est troveranno opportuna la revisione di quel trattato. Scrivendo che l’ Europa debba accogliere i profughi afghani, faccio notare che ho sempre sostenuto che c’è un obbligo giuridico, e per me anche morale, di accogliere chi fugge da guerre e persecuzioni. Gli afghani rientrano senz’altro in questa categoria. Addirittura penso che debbano essere fatti entrare attraverso corridoi umanitari gestiti dalle Istituzioni . Viceversa la loro migrazione verrebbe organizzata dalle bande criminali e da conniventi ONG, come oggi succede per i clandestini che arrivano dall’Africa . Ero, invece, e continuo ad essere, contrario alla immigrazione incontrollata e dettata da questioni economiche. Infatti sarebbe molto più utile, sia per le persone del terzo mondo che per noi italiani, aiutare i popoli più poveri nello sviluppo dei loro Paesi. Confermo che l’arrivo incontrollato dei clandestini può solo scardinare il nostro ‘mercato del lavoro ’, favorendo le attività ‘in nero’, oltre che quelle criminali, a scapito di quelle regolari. In tal modo si farebbe solo il gioco del peggiore e più affamante capitalismo e si renderebbe maggiormente difficile la vita delle più modeste categorie di italiani, in particolare di quelli che vivono nelle periferie delle nostre città. Possibile che i nostri ‘buonisti’ non arrivino a capire questa semplice verità? Aggiungo di non amare affatto l’islam che, stando ai dettami del Corano , è una religione intollerante, violenta e misogina .
Ciò non toglie che , al lato pratico, una massa di musulmani trascuri alla grande la applicazione integralista di quei dettami e desideri quelle libertà essenziali che i talebani gli negano. Questi islamici arrivano al punto di fuggire precipitosamente dal loro Paese piuttosto che sottostare alla sharia. Penso che da costoro non abbiamo niente da temere e che possano più facilmente integrarsi alla nostra cultura, dato che hanno sofferto sulla loro pelle la ferocia del fondamentalismo. Spero che l’Occidente sappia aiutarli, sia che fuggano e sia che restino nella loro terra e, perciò , che sappia assumere una posizione unitaria e forte contro i fondamentalisti. Spero , soprattutto, che , passato questo momento di forte emotività , non li molli al loro destino. Purtroppo , in tempi recenti, dopo aver utilizzato i Curdi contro l’isis , noi occidentali li abbiamo abbandonati alle cannonate di Erdogan. Questi fatti non fanno altro che mostrare una nostra micidiale debolezza e vigliaccheria che allontana la disponibilità di altri a schierarsi dalla nostra parte e incoraggia i delinquenti internazionali ad aggredirci. In questa situazione, Biden crede di cavarsela affermando che la guerra in Afghanistan è stata vinta dagli U.S.A. perché sono state distrutte le basi di Al Kaeda ed Osama è stato ucciso. Mi chiedo: C’è o ci fa? E’ mai possibile che non si renda conto che con quella guerra fu demolito lo stato che aveva aiutato i talebani e, quindi, che non può parlare assolutamente di vittoria se non si è riusciti a costruirne un altro che ne impedisse il ritorno al potere ?