Design e sviluppo sosotenibile

Giovedì 5 dicembre alle ore 11.30, nell’Aula Eleonora d’Arborea in piazza Università a Sassari, si terrà il Convegno “Comunicare lo sviluppo sostenibile. Design tra tradizione e innovazione come strumento per elaborare nuovi “modi” di sviluppo sostenibile in Sardegna”, organizzato dal Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica (DADU) dell’Università degli Studi di Sassari. Nel corso dell’incontro saranno presentati alcuni dei progetti di comunicazione più significativi realizzati durante la prima edizione del Master Universitario di I Livello in “Communication Design for Sustainability”, organizzato dal DADU in collaborazione con la Escola Superior de Disseny e Enginyeria de Barcelona, grazie a un finanziamento della Regione Sardegna. La tavola rotonda inoltre, partendo dagli ottimi risultati ottenuti durante il Master, intende aprire una discussione allargata sul contributo del design allo sviluppo sostenibile in Sardegna.

Saranno presenti il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Sassari Attilio Mastino, il Direttore del Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica Arnaldo Cecchini e il Direttore Generale dell’Università degli Studi di Sassari Guido Croci. Interverranno gli insegnanti e gli studenti autori dei progetti. Saranno inoltre coinvolti i rappresentanti di alcune realtà territoriali sarde, che hanno collaborato proponendo temi progettuali nel campo dello sviluppo sostenibile e ambientale. L’incontro sarà moderato dal Direttore del Master Nicolò Ceccarelli.

L’incontro sarà l’occasione per fare il punto della situazione sulle prospettive del design in Sardegna: i progetti realizzati nel corso del Master hanno dimostrato come il design della comunicazione, che si occupa di progettazione di siti web e di prodotti di comunicazione multimediale, unito al design strategico, basato sulla creazione e lo sviluppo di “nuovi prodotti” da destinare ai circuiti di promozione e vendita, possa valorizzare le straordinarie potenzialità del territorio e del patrimonio sardo spesso ancora inespresse. In questa prospettiva, infatti, il design gioca un ruolo determinante, che permette il riposizionamento sul mercato di prodotti ottimi ma poco noti, trasformandoli da beni dal valore marginale in beni “di nicchia”. Questa operazione viene concepita e realizzata sfruttando il valore identitario della cultura locale, rivisitato in chiave moderna, capace in questo modo di offrirsi come vero e proprio modello e come espressione di un “nuovo” accattivante ed attraente anche al di là dei confini regionali. “In termini concreti l’idea prende forma attraverso i progetti realizzati nel corso del Master, con azioni strategiche leggere, di piccola e media scala, attraverso progetti intelligenti, consapevoli e compatibili con l’attuale quadro ambientale, per apportare innovazione e sviluppo e aprire nuovi spazi economici”, spiega il professor Ceccarelli.

In particolare saranno presentati elementi grafici, video e animazioni informative, reportage fotografici, applicazioni interattive e siti web, realizzati in due momenti chiave dell’attività formativa: il tirocinio territoriale e gli elaborati progettuali finali. Il tirocinio si è tradotto in un workshop intensivo che nello scorso giugno ha visto i ragazzi del Master collaborare con cinque realtà sarde che cercano la via ad un modello di sviluppo più sostenibile. Gli studenti hanno potuto confrontarsi su temi che vanno dalla qualità dell’agro-alimentare isolano, come nel caso delle carni della “filiera cortissima” del bue rosso del Montiferru e delle produzioni di vino biologico a Tissi, a quello dell’ospitalità, dei servizi all’insegna del km zero e dell’agricoltura multifunzionale negli agriturismi del territorio di Alghero; dalle produzioni in filet di Bosa; dalla progettazione di parchi eolici, sino alle esperienze nel recupero della lana di scarto in bio-edilizia a Guspini. Negli elaborati finali sono stati trattati temi legati ad aspetti relativi alla sostenibilità e a un diverso rapporto con l’ambiente nella nostra regione: dalla promozione dei valori del Parco dello stagno di Platamona ad esperienze di autoproduzione orticola biologica e alla progettazione dell’identità della produzione artigianale del miele.

3 Dicembre 2013