Tarsu e Tares, stangata per la Bonifica. Il Comitato: “trattati come vacche da mungere”
Arrivano i bollettini da pagare per la Tarsu e nella Bonifica di Alghero monta lo scontento generale. “Ancora una volta siamo costretti a pagare cartelle Tarsu per importi indecenti” – ha commentato Tonina Desogos, presidente del Comitato Rinascita della Bonifica. “I servizi infatti, non sono stati erogati o sono completamente inadeguati, nonostante le varie riunioni di condivisione con l’amministrazione precedentemente in carica dove, i rappresentanti delle borgate, hanno segnalato la situazione scandalosa venutasi a creare. Gli amministratori ci hanno informati, durante gli incontri in commissione ambiente, ma non ci hanno convinto e soprattutto non hanno tenuto conto delle numerose segnalazioni, documentate anche da immagini fotografiche, in merito all’assenza di servizi”.
“Ci siamo lamentati in occasione dell’approvazione del precedente regolamento Tarsu – prosegue Desogos – che già introduceva per noi notevoli aumenti ingiustificati: nelle borgate infatti non si spazzano e lavano le strade, non esistono operatori che puliscono. Per non parlare dei marciapiedi che nemmeno esistono come del resto in alcune borgate non esiste nemmeno la raccolta differenziata. Si sono inoltre aboliti gli scarrabili a nostro avviso tanto “educativi” che stimolavano il conferimento dei vari tipi di rifiuti ingombranti”.
“Ora arriva la Tares che prevede una quota fissa e una quota variabile per servizi indivisibili, come per esempio l’illuminazione pubblica, la sicurezza, l’anagrafe, la manutenzione delle strade ecc. Le norme non specificano quali servizi saranno finanziati dalla maggiorazione Tares (30 centesimi al mq elevabili a 40 dai Comuni). Ma vogliamo prenderci in giro? I servizi per la Bonifica si azzerano e le tasse comunali aumentano. La situazione delle strade è quella più lampante per capire i motivi delle proteste: strade dissestate con crateri pericolosissimi da denuncia, illuminazione assente o molto carente, vegetazione che invade per metà la carreggiata, toponomastica assente, marciapiedi assenti. La risposta del Comune è sempre la stessa: le strade non sono del Comune di Alghero bensì di Laore. E allora la quota Tares relativa ai servizi indivisibili la dobbiamo pagare a Laore? No, la paghiamo e la paghiamo cara, al Comune di Alghero”.
“Gli abitanti delle borgate sono stanchi di dover pagare per servizi non corrisposti: da troppi anni veniamo trattati solo come vacche da mungere. Questa situazione assurda ed iniqua sarà oggetto di una raccolta firme a corredo di un esposto, circostanziato e documentato, che sarà presentato alla Procura della Repubblica, affinché si possa verificare l’eventuale sussistenza di reati relativi alla mancanza erogazione di pubblici servizi” – conclude il presidente del comitato.