La Consulta boccia il Porcellum

La Corte Costituzionale ha accolto il ricorso contro il Porcellum, giudicandola incostituzionale sia per quanto concerne l’assegnazione del premio di maggioranza, sia per quel che riguarda l’assenza delle preferenze. Dunque, l’attuale legge elettorale presenta aspetti di incostituzionalità e stando a quanto riporta Repubblica, “la decisione consiste nel cancellare il premio di maggioranza, considerato abnorme, e nell’inserire una preferenza simbolica laddove la legge non le prevedeva”.

La Corte costituzionale, insomma, ha dichiarato illegittime le norme che prevedono “l’assegnazione di un premio di maggioranza alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla Camera, 340 seggi e, al Senato, il 55% dei seggi assegnati a ciascuna Regione” e “la presentazione di liste elettorali “bloccate”, nella parte in cui non consentono all’elettore di esprimere una preferenza”. Poi, si legge nel comunicato della Corte: “Resta fermo che il Parlamento puo’ sempre approvare nuove leggi elettorali, secondo le proprie scelte politiche, nel rispetto dei principi costituzionali”.

In ogni caso si tratta di una decisione che non dovrebbe avere ripercussioni sulla legittimità delle elezioni del febbraio 2013.

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4 Dicembre 2013