Musu e Multineddu, due voci che la città di Alghero ricorda
La Giunta dedica due spazi a due personaggi che hanno contribuito alla diffusione della cultura popolare algherese
Il Comune di Alghero intitolerà due spazi a due personaggi che hanno contribuito alla diffusione della cultura popolare algherese. Due modi diversi di interpretare l’amore per la città e per la lingua, entrambi veri appassionati della musica. Sono Pino Multineddu e Luciano Musu. La Giunta ha deciso nella seduta di giovedì scorso di dedicare loro i giusto riconoscimento. A Pino Multineddu “Lo pescador a una ma” verrà intitolato uno spazio attiguo a piazza Santa Croce. A Luciano Musu verrà dedicato il piazzale – parcheggio fronte tennis club, a Maria Pia. “Due doverosi attestati, che arrivano dal lavoro della precedente Commissione toponomastica, a personaggi che hanno dato molto alla canzone algherese, e alla cultura popolare, seppure con toni diversi e con palcoscenici differenti, ma sempre con amore verso la città di Alghero”, commenta così il Presidente del Consiglio comunale e della Commissione Toponomastica, Beniamino Pirisi.
Luciano Musu si è distinto per la sua carriera artistica cantando in teatri nazionali, europei ed americani, interpretando diverse opere liriche, collaborando per diversi anni con la RAI ed esibendosi nella sede Rai di Radio Cagliari. Dal 1970 al 1974 è stato presidente dell’Istituto Musicale G. Verdi, periodo in chi organizza l’evento “L’Estate Musicale Internazionale Algherese”, che ancora oggi prosegue. Altresì proficua è stata la sua attività nella canzone algherese, dove si è distinto per le sue doti vocali e per le sue interpretazioni. Nel 1992 riceve il “Premio Dalerci” per la canzone algherese.
Pino Multineddu intraprende la carriera nel mondo della musica nel dopoguerra e in quegli anni presenta il Campanile D’Oro, insieme a Pasqual Gallo. Negli anni seguire viene consolida la sua popolarità e collabora con l’Azienda Autonoma di Soggiorno. Si fa conoscere in tutta la Sardegna con partecipazioni a varie manifestazioni. Incide dischi partecipa a diverse edizioni del Festival della Canzone algherese e a tantissimi eventi dedicati alla musica algherese. Nel 1974 scrive la canzone autobiografica “Lo pescador a una ma” che viene incisa nello stesso anno in un 45 giri che resterà alla storia della canzone algherese. Nel 1986 pubblica l’album “Somni de anys verds” e nel 1990 l’album “Profume de Mimosa”.