Audizione a Cagliari dall’assessore Bartolazzi, Mulas e Fadda non partecipano
Fioccano le polemiche dopo il via libera al Ddl Sanità che prevede, tra le altre cose, il passaggio del Marino all'Asl

“In vista dell’incontro previsto per martedì prossimo con l’Assessore Regionale alla Sanità, desidero comunicare che non parteciperò all’audizione. La mia decisione è frutto di una riflessione approfondita: ritengo che ormai i giochi per declassare l’Ospedale Marino siano già stati fatti e che, pertanto, l’incontro con l’Assessore non possa offrire le garanzie che il nostro territorio e i cittadini meriterebbero”. Lo ha fatto sapere il presidente della commissione Sanità e consigliere di maggioranza, Christian Mulas, che esprime così tutta la sua contrarietà alla decisione del Campo largo a livello regionale.
Non è l’unica voce critica all’interno della maggioranza algherese perchè nei giorni scorsi anche il gruppo civico Noi Riformiamo Alghero ha palesato tutte le sue perplessità. Mentre nell’opposizione si alza un’ulteriore voce critica, quella di Massimiliano Fadda (Prima Alghero): “Con l’approvazione del Ddl 40, da parte della Maggioranza in Regione, dopo un anno di nulla assoluto, è stata avviata una mini “Non riforma” la quale, tra le altre cose, stabiliva che dal 1° gennaio 2026 l’Ospedale Marino sia gestito nuovamente dalla ASL e non più dalla AOU di Sassari. Naturalmente non si fa alcun cenno al come, con quale personale e con quali risorse il nostro ospedale potrà migliorare i servizi che, da alcuni anni, l’Università ha dato prova di saper gestire al meglio” ha scritto in una nota Fadda.
“L’assessore Bartolazzi, il governo Todde hanno certificato l’irrilevanza di Alghero come città e la mancanza di peso politico che i nostri rappresentanti cittadini godono in Regione. A niente sono serviti gli interventi di tutto il Consiglio comunale, le perorazioni da parte di vari Comitati e l’audizione del 28 gennaio scorso a cui ho partecipato unitamente al Sindaco, alla Salaris ed a Mulas, presso la Commissione Sanità regionale, alla presenza della presidente dott.ssa Fundoni e Valdo di Nolfo. In quella circostanza abbiamo illustrato la nostra contrarietà a qualsiasi cambiamento che non fosse accompagnato da contestuali garanzie di efficienza ed operatività del nostro Ospedale Marino” ha scritto ancora l’esponente di Prima Alghero.
“A cose fatte, siamo stati riconvocati martedì 11 marzo “a babbo morto”. Naturalmente non andrò a Cagliari perché ritengo sia inutile farmi prendere nuovamente in giro da persone che hanno abbondantemente dimostrato la loro inaffidabilità, approvando una legge che non si occupa di migliorare i servizi offerti dalla Sanità ma si preoccupa invece di assegnare nuove poltrone ai vertici aziendali. Su Bartolazzi stendo un velo pietoso perché ha già dato ampia prova di quanto sia inaccettabile la sua gestione della Sanità sarda e la mancanza di rispetto nei confronti dei Sardi. Tutto questo non mi impedirà di seguire l’evolversi della situazione, con sempre maggiore decisione in quanto, indipendentemente dalle sigle che non mi interessano, vigilerò attentamente sulla sostanza, ovvero quale impatto, questa pseudo riforma sanitaria avrà sui servizi offerti” ha concluso Fadda.