Continuità aerea, leso il diritto alla mobilità dei sardi
Secondo Bruno, “viene leso il principale diritto dei sardi, quello alla mobilità, a causa di gravissime responsabilità di una giunta che anche in questo delicatissimo settore si è mossa in modo dilettantesco. Dopo la soppressione dei voli festivi da Alghero per Roma e Milano, la cancellazione dei voli dallo scalo algherese per Bologna e Torino, ora assistiamo all’azzeramento dei collegamenti del martedì, sabato e domenica per Linate: non era mai successo prima”, accusa l’esponente del Pd”.
“In maniera superficiale sono stati sottovalutati i nostri continui appelli alla definizione delle gare per la continuità territoriale sul modello di quella esistente, aumentando semmai il numero di rotte per altri scali e finanziando maggiormente il mercato parallelo dei voli a basso costo, secondo i regolamenti comunitari – attacca Mario Bruno – La Regione, invece, ha preferito percorrere la via suggestiva e sterile della tariffa unica, ha fatto ritirare i decreti pubblicati dall’allora ministro dei Trasporti Matteoli, per poi sottoporsi ad una nuova gara andata deserta, nonostante la previsione di 56.5 milioni di euro di esborso dalle casse regionali”.
Nel frattempo però “è scaduta ogni proroga ed i sardi devono ormai fare le acrobazie per raggiungere l’Italia: senza più oneri di servizio, senza fasce orarie garantite, in una giungla dislot studiati per il tornaconto delle compagnie e non per il sacrosanto diritto dei cittadini sardi di potersi muovere per lavoro, salute, studio e svago, come ogni altro cittadino italiano. Il presidente della Regione Cappellacci «tuteli ogni cittadino della Sardegna, chieda al governo e all’Enac di intervenire con determinazione ed informi celermente il Consiglio Regionale”.
Sul tema delle gare per la nuova continuità il consigliere regionale del Pd ha presentatoun’interrogazione a Cappellacci e all’assessore dei Trasporti Solinas.