Strumentazioni, telemedicina e accordi tra Regioni per curare i pazienti sardi
Nuove strumentazioni ma anche la telemedicina e accordi tra Regioni per diagnosticare e curare le cardiopatie congenite nei pazienti sardi. L’assessorato regionale della Sanità, in sinergia con Azienda ospedaliera Brotzu e Asl, intensifica gli sforzi per venire incontro alle esigenze di chi soffre, ad esempio, di aritmie congenite e che fino a oggi magari era costretto a curarsi nella Penisola.
Nuovo Holter al Brotzu. Nei giorni scorsi l’azienda Brotzu di Cagliari ha acquistato un registratore holter a 12 derivazioni che, unico nell’Isola, riesce a diagnosticare e curare per tempo particolari aritmie, difficilmente individuabili con apparecchiature tradizionali, che possono risultare anche letali nei giovani e negli atleti. La strumentazione (costata 8mila euro), che conferma la vocazione di specializzazione dell’ospedale cagliaritano, è stata comprata grazie ai fondi raccolti con le donazioni per il libro “I colori del cuore, storie d’amore per la vita”, firmato da Roberto Tumbarello e Sabrina Montis, rispettivamente direttore e psicologa della Cardiologia pediatrica del Brotzu, che racconta le storie di genitori e dei piccoli pazienti affetti da cardiopatia congenita.
Telemedicina a Nuoro. Passi avanti anche sul fronte della telemedicina. Nei giorni scorsi il progetto Remote (Risorse e modelli organizzativi in tele-ecocardiologia) è stato presentato anche alla Asl di Nuoro. Remote, attraverso l’innovazione tecnologica e il web trasferiti alla sanità, punta a far collaborare ospedali anche lontani tra loro ed effettuare così un esame diagnostico a distanza e si basa sull’impiego della duplice applicazione della telemedicina: il tele-consulto in tempo reale e la “second opinion”, in cui due clinici collaborano a distanza per arrivare a una diagnosi e a una terapia. L’idea è nata durante la collaborazione tra il Crs4 (Centro di ricerca e sviluppo di studi superiori in Sardegna) e il Brotzu.
Asse Sardegna-Emilia. E intanto si rafforzano le collaborazioni tra i reparti di Cardiologia pediatrica di Sardegna ed Emilia Romagna. Nei giorni scorsi l’assessore della Sanità Simona De Francisci ha incontrato Gaetano Gargiulo, direttore dell’Unità operativa di Cardiochirurgia pediatrica del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, con il quale, sempre sul fronte delle patologie cardiache, si è definito un percorso di cooperazione. In particolare, si pensa all’utilizzazione del teleconsulto tra i reparti di Cagliari e Bologna per casi complessi; a un’ottimizzazione del percorso di ricovero per casi urgenti; a piani di aggiornamento professionale per le figure mediche e paramediche grazie a stage dedicati.