Al Miramare c’è l’ultimo James Bond
Il terzo film in cui Daniel Craig veste i panni di James Bond rafforza, se ce ne fosse ancora bisogno, la convinzione che questo è il vero volto dell’agente segreto più famoso al mondo, ma il vero capolavoro è il viso terribile e psicopatico del cattivo di turno, quel Javier Bardem già ammirato come indistruttibile killer in “Non è un paese per vecchi” diretto dai fratelli Coen. La pellicola, la ventitreesima della serie dedicata alle gesta di 007, ruota, infatti, proprio intorno alla lotta tra Silva, ex agente a caccia di vendetta, e un Bond spaesato e palesemente in difficoltà nel contrastare la furia assassina del suo antagonista.
Raoul Silva porta avanti un piano diabolico, quello di uccidere M, la numero uno dell’intelligence britannica, e alla fine riuscirà a portare a termine la propria vendetta, anche se dovrà necessariamente dire addio alla propria. La critica ha avuto parole lusinghiere su Skyfall, anche perché si celebra il cinquantesimo anniversario della saga, ma ancor più positiva è stata la reazione del pubblico che ha letteralmente assalito le sale europee con incassi di tutto rispetto già nella prima settimana di proiezione. La regia di Sam Mendes ha dato maggior spessore ai personaggi, pur mantenendo le prerogative di grande film d’azione come è da copione nei film di James Bond.