Punizione d’altri tempi: rasati a zero con la croce svizzera
Inaudito. Due istruttori di una piscina in provincia di Vicenza hanno ritenuto di dover punire un undicenne per non aver brillato nella gara di nuoto svoltasi a Locarno, in territorio Svizzero. L’ordine pare sia stato impartito dal capo degli istruttori della Società natatoria ad una atleta con mansioni di collaboratrice: radere i capelli a zero al ragazzino undicenne davanti ai compagni come punizione per carenza di impegno.
L’episodio, che risalirebbe al mese di maggio subito dopo la gara, è stato denunciato solo in questi giorni dai genitori del ragazzo con un esposto alla Procura per abuso di metodi di correzione. E’ seguito anche un secondo esposto dai genitori di un altro coetaneo, nell’occasione soltanto minacciato. Gli istruttori a a propria discolpa avrebbero fatto riferimento all’abitudine corrente di rasare i capelli per le gare, con la spiegazione che la croce evidenziata col taglio non fosse altro che il riferimento alla cittadina svizzera di Locarno dove la gara si era svolta, senza alcun riferimento antisemita. In attesa che la magistratura indaghi e si faccia luce sui fatti accaduti la Società Natatoria ha sospeso i due istruttori.