Wwf Sardegna, a rischio i cavallini della Giara
Il cavallino della giara è stato spesso utilizzato come simbolo della promozione turistica dell’isola, elemento caratteristico del paesaggio fatto di nuraghi, coste incontaminate e tavolati basaltici dove vivono, appunto, gli ultimi caratteristici cavalli selvaggi d’Europa. La vita del cavallino non è facile, spesso costretto a entrare in competizione alimentare col bestiame domestico (che a dispetto di tutti e di tutto ancora vive e prospera sulla giara) e a fare i conti con le annate siccitose che ormai sistematicamente si abbattono sulla giara. E’ vero, il cavallino nel corso dei secoli è sempre riuscito a sopravvivere alle avversità non solo climatiche ma anche a quelle create dall’uomo, pagando sempre un prezzo altissimo. La selezione naturale e le costrizioni dell’uomo ne hanno fatto però una razza forte, coriacea, dura a morire, come è del resto il carattere identitario dei sardi. La Giara ha però anche altre peculiarità, giacché sul tavolato basaltico vive oltre il 50% della biodiversità animale presente in Sardegna.
A seguito dell’ennesima annata siccitosa, i cavallini hanno sofferto fame e sete e non può essere una giustificazione affermare con rassegnazione che si tratti di situazioni cicliche e che bastino soluzioni tampone per risolvere il problema. L’allarme lanciato dal popolo del Web non può e non deve essere preso sottogamba o peggio snobbato da chi si occupa tecnicamente o politicamente del problema. Sia chiaro, ben vengano in questa fase le soluzioni immediate, ovvero quelle di garantire il foraggio e le risorse idriche ai cavallini (e le piogge di questi giorni sono state come una manna dal cielo) ma è ormai indifferibile andare a monte del problema, ovvero proporre soluzioni a breve e medio termine che garantiscano un futuro al cavallino della Giara. Le attuali misure di protezione sono in un certo qual modo garantite:
1. dall’oasi permanente di protezione faunistica e cattura “Sa Giara”, la cui estensione all’interno del SIC è pari a circa 2632 ettari;
2. da un divieto di caccia di cui alla legge regionale 23/98;
3. da un vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.),
E’ in itinere il Piano di Gestione del SIC mentre è attualmente bloccato l’iter istitutivo del Parco naturale regionale previsto dalla L.R. 31/89.
Le proposte del WWF
1. Immediata esecuzione del decreto sanitario n.41 del 17/2012 “Misure sanitarie di controllo dei bovini incustoditi e irregolari situati sull’altipiano della Giara”, imposto dall’ass.re regionale dell’Igiene e sanità Simona De Francisci.
2. Riavvio del processo istitutivo del parco naturale regionale della Giara previsto dalla legge reg.le 31/89 che preveda un tavolo di coordinamento, un accordo di programma e un programma di tutela e valorizzazione, sulla falsariga di quanto già compiuto, recentemente, per il parco naturale regionale di Gutturu Mannu.
3. Rilancio e completa operatività del Piano di Gestione del SIC Attualmente il sito di importanza comunitaria “Giara di Gesturi”, codice ITB041112, il cui piano di gestione è stato approvato il 22 luglio 2008, è in fase di adeguamento a seguito dell’invito a formulare proposte (come da Determinazione prot. n. 21332 rep. n. 862 del 21/09/2011), del Direttore del Servizio Tutela della Natura, dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione Autonoma della Sardegna.
4. Legge ad hoc per la tutela della biodiversità animale Se si eccettua la legge regionale 23/98 (Norme per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio della caccia in Sardegna), non esiste attualmente in Sardegna una norma generale che tuteli specificatamente tutte le specie animali selvatiche e le razze cosiddette domestiche rinselvatichite.
In conclusione, il WWF evidenzia che non si possa più perdere tempo, arroccati dietro sterili polemiche campanilistiche, in difesa di posizioni di determinati schieramenti politici, o trincerati dietro piccoli o grandi interessi economici di parte.Vanno individuate e risolte le criticità con la buona volontà di tutti gli Enti e privati interessati, nell’interesse esclusivo delle comunità e ovviamente del cavallino della Giara. Il WWF vuole dare in questa fase il suo modesto contributo. E’ giunto ormai il momento delle scelte definitive e inderogabili per le quali è lecito puntare ad un unico obiettivo: tutelare e preservare il futuro del cavallino della Giara in un’ottica di sostenibilità ambientale, economica e sociale.