Cavallini Giara: nessun allarme, subito anagrafe, poi convenzione
Partirà immediatamente la procedura per l’anagrafatura dei capi esistenti e nel frattempo verrà predisposta una convenzione apposita sul modello di quella già adottata per il cavallo del Sarcidano. Sono i primi interventi annunciati dall’assessore dell’agricoltura Oscar Cherchi dopo il sopralluogo con gli amministratori e i vertici di Agris nei territori della Giara, dove si sono registrati nei giorni scorsi alcuni casi di morte di cavallini. L’assessore ha confermato, a fine serata in un incontro nel Comune di Tuili, l’intenzione di coinvolgere vari livelli istituzionali nella firma di una convenzione dove verranno fissati i compiti di ognuno per la salvaguardia del ‘Giarino’. “Un sopralluogo indispensabile – ha commentato l’esponente della Giunta Cappellacci – che conferma le affermazioni che avevo già fatto i giorni scorsi. La situazione dei cavallini della Giara è delicata, ma sotto controllo e non ci sono pericoli per la sopravvivenza della colonia di equini dell’altopiano”. L’assessore Cherchi, che era accompagnato nel sopralluogo da veterinari dell’Agris e della Asl di Sanluri, ha ribadito che l’allarme di questi giorni può essere considerato ingiustificato.
“Se non immotivato – ha spiegato – è sicuramente esagerato. Certo, qualche situazione di sofferenza esiste, ma rientra tutto nei canoni della normalità. Purtroppo anche i cavallini della Giara devono sottostare alle leggi della natura come tutti gli esseri viventi. E’ banale sottolinearlo, ma anche loro nascono, vivono, si riproducono e, purtroppo, muoiono. Non credo che questo processo naturale sia sconosciuto a chi ha voluto, in questi giorni, montare un caso sproporzionato, seppure la situazione non sia certo perfetta. E non parlo delle migliaia di persone che si sono preoccupate, alle quali va il mio ringraziamento per l’affetto dimostrato nei confronti di questo splendido animale, o dei giornali che hanno giustamente informato la gente. Noi abbiamo preferito sentire pareri autorevoli di professionisti e amministratori serissimi, come possono essere definiti tutti quelli che, per davvero e non per gioco, ogni giorno si prendono cura degli animali”.
“Certo che anche se la situazione non è tragica come è stata descritta, la Regione farà comunque la sua parte – ha confermato – per custodire gelosamente un patrimonio della biodiversità del quale andiamo fierissimi. Appena sarà pronta la convenzione, tutto diventerà più semplice e l’organizzazione delle emergenze sarà più tempestiva. Quello che di certo non faremo sarà di intervenire per trasformare un cavallo selvatico, che della libertà ne fa una sua peculiare caratteristica, in un animale domestico incapace di vivere senza l’aiuto dell’uomo. Credo che nessuno voglia questo”.