Caso Barracciu: Confusione e immaturità: l’identikit del pd di Matteo Tedde
Emorragica situazione del pd. In città tutto tace. Matteo Tedde, definisce immaturo un partito, il suo partito che ad un mese dalle elezioni vacilla e favorisce un centro destra galoppante
“Non stupiamoci se a vincere le elezioni sarà proprio il governatore uscente Ugo Cappellacci”. Il capogruppo del partito democratico in consiglio comunale Matteo Tedde, si esprime molto duramente nei confronti di un partito che non sta navigando nella giusta direzione. Lo abbiamo contattato per capire la sua posizione in merito alle vicende delle ultime ore, che hanno coinvolto la Barracciu, candidata alle regionali e scelta dal popolo con le primarie, oggi sconfitta da un dinamismo partitico che ha dovuto assecondare per non spaccare completamente la coalizione ad un mese e mezzo esatto dal voto. “In questo partito tutto è possibile, sta dimostrando democrazia solo a parole, non dobbiamo meravigliarci se i sondaggi dicono chiaramente che il centro destra è in netto vantaggio”.
Sulle dichiarazioni della Barracciu, che si staglia contro il muro che ha alzato nei suoi confronti Renato Soru, Matteo Tedde ha commentato: “E’ possibile, come ha dichiarato la Barracciu, che ci sia stato un filone di potere che ha voluto a tutti i costi il dietro front della candidata, non dimentichiamoci che la candidatura stessa non era unanime fin dall’inizio, le voci discordanti ci sono sempre state. E poi l’immaturità dimostrata da molti esponenti è lampante: ad un mese dalle elezioni non facciamo altro che litigare tra di noi, dimostrare completa confusione nella scelta di un candidato alternativo, continuiamo a buttare giù comuni come è successo ad Alghero, e proseguendo con Porto torres Sennori e via dicendo, il partito non avrà alcun seguito se proseguiamo con questo andazzo.” Parole durissime da un vero amante del Partito democratico che ha sempre sostenuto, in qualsiasi momento, le decisioni più critiche, le scelte non popolari ma dettate dall’amore per questa città. E oggi come si difenderà il Pd? L’ex consigliere Tedde si augura che Matteo Renzi intervenga immediatamente, bloccando definitivamente l’emorragia in seno al partito e ridisegnando una strada da perseguire, per salvare almeno il salvabile.