IMU Alghero: il Presidente del Consiglio Comunale ribatte alle accuse
Stupisce e sorprende l’atteggiamento pretestuoso e intollerante, al limite dello sgarbo istituzionale fine a sé stesso, che sembra orientare qualche ben individuato Consigliere Comunale nel rivolgere accuse, farcite di illazioni, all’indirizzo di questa Presidenza del Consiglio Comunale. Un atteggiamento che, soprattutto per quanto riguarda il comportamento in Aula, non sarà più tollerato, in modo particolare se finalizzato a disturbare i lavori e a delegittimare l’istituzione, la cui onorabilità va oltre le persone che ricoprono temporaneamente i ruoli e prescinde dalla parte politica di cui si è espressione.
I fatti di cui parlo sono già noti ai cittadini che assistono alle sedute consiliari, anche attraverso le differite televisive. Si tratta, tuttavia, di qualche atteggiamento circoscritto, non imputabile alla generalità dei consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, che pur nella distinzione dei ruoli onorano il loro mandato mantenendosi nell’alveo di una dialettica assembleare corretta e rispettosa delle istituzioni e degli organi che a vario titolo vengono rappresentati.
E’ solo per il rispetto dovuto alla massima assemblea rappresentativa dei cittadini algheresi che ritengo doveroso intervenire per precisare, fuori da ogni strumentalità e da logiche di appartenenza, il percorso che ha caratterizzato la formazione e le successive deliberazioni dei provvedimenti riguardanti l’applicazione dell’IMU e la modifica ed integrazione della misura delle aliquote, nella seduta del 30 ottobre scorso.
Nessuna confusione, ma chiarezza e linearità: a inizio seduta – come si evince dal verbale e come facilmente rilevabile dalla registrazione dei lavori – ho introdotto gli argomenti di cui ai punti 2 e 3 dell’Ordine del Giorno offrendone integrale lettura:
– punto di cui al n. 2) all’Ordine del Giorno avente ad oggetto: Integrazione Regolamento per l’applicazione dell’Imposta Municipale propria (IMU) nel Comune di Alghero;
– punto di cui al n. 3) all’Ordine del Giorno, avente ad oggetto: Imposta Municipale propria (IMU) – modifica ed integrazione della misura delle aliquote per l’anno 2012, approvate con deliberazione n. 22 del 30.05.2012
Successivamente ho invitato alla discussione, da effettuarsi congiuntamente, e ho concesso la parola all’Assessore alle Finanze dr.ssa Paola Scanu la quale ha illustrato il contenuto di entrambe le proposte di deliberazione. Nessuna obiezione, in quella fase, è arrivata a questa Presidenza, tant’è che gli interventi, anche quelli dei consiglieri di opposizione, hanno riguardato i citati punti 2) e 3) nel loro complesso.
E’ stata mia cura, naturalmente, conclusa la discussione, porre in votazione distintamente i singoli punti all’ordine del giorno. In seguito al voto favorevole, il Consiglio ha deliberato l’immediata eseguibilità. Risulta, pertanto, pretestuosa e strumentale anche l’accusa di non aver messo prontamente a conoscenza dei cittadini le aliquote IMU da applicare. Infatti, non c’è stato alcun ritardo nella pubblicazione della delibera che, al netto delle festività, risulta effettuata entro otto giorni lavorativi. Tra l’altro, non sussiste neanche alcun elemento normativo di diritto positivo valido a rendere obbligatoria la pubblicazione delle deliberazioni degli organi
collegiali dei Comuni entro 5 giorni dalla loro adozione. La metodica, prevista da una legge del 1994 abrogata, è stata travolta, oltreché per effetto della cancellazione dei controlli preventivi di legittimità da parte dei COCICO e dei CORECO, a seguito della approvazione della legge costituzionale 3/2001 e, ancor prima, dall’entrata in vigore dell’art. 134 del D.lgs.vo 267/2000.
Nonostante ciò, la media dei giorni che decorrono dall’adozione degli atti alla loro pubblicazione rimane per questa Presidenza in linea con la prassi e la consuetudine e comunque sempre orientata a rendere il servizio più efficiente possibile ai cittadini. Certamente, si può sempre migliorare e questa Presidenza si pone proprio nell’ottica della ricerca fattiva di un miglioramento dell’efficienza del servizio sia nei confronti dei Consiglieri Comunali e delle loro prerogative, sia direttamente nei confronti dei cittadini.
Le accuse strumentali e stizzite, spesso fuorvianti e qualche volta, come in questo caso, lesive della dignità perfino di chi si avventura a lanciarle in modo imprudente, non troveranno in questa Presidenza alcuno spazio disponibile, fosse anche per rispondere tono su tono e concedere ospitalità a forme degeneranti del rapporto istituzionale e politico. Fa parte dello stile di questa Presidenza, invece, restare nell’ambito di un corretto rapporto democratico, rispettoso di tutti e finalizzato a far crescere e maturare la comunità della quale siamo parte e che anche attraverso il nostro atteggiamento istituzionale vogliamo onorare e servire.