Il consiglio regionale taglia indennità e fondi ai gruppi. Cappellacci: “prosegue il percorso virtuoso”
Diventa definitivo il taglio alle indennità e l'eliminazione dei fondi ai gruppi per il Consiglio regionale della Sardegna. Le dichiarazioni del Presidente della Regione, Ugo Cappellacci
Oggi il Consiglio Regionale della Sardegna ha recepito il decreto Monti tagliando indennità e fondi ai gruppi. Il provvedimento è stato approvato con 49 sì, sei no e tre astenuti. Dalla prossima legislatura, quando il numero dei consiglieri cambierà da 80 a 60, si passerà da circa 9.000 euro attuali (indennità consiliare, diaria e rimborso per spese di segreteria e rappresentanza e contributo per spese di documentazione, aggiornamento, stampa e strumentazioni tecnologiche) a circa 7.600 (indennità consiliare, rimborso forfettario e spese inerenti l’esercizio del mandato).
Le dichiarazioni del Governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci. “Il taglio dei fondi dei gruppi consiliari non solo recepisce i contenuti di una proposta formulata dalla Giunta regionale, ma rappresenta la prosecuzione di un percorso virtuoso compiuto in questa Legislatura, in anticipo rispetto al quadro nazionale e soprattutto con provvedimenti concreti”.
“Un percorso – ha aggiunto il presidente, che da tre anni ha rinunciato all’indennità e all’auto blu – che ha visto la Regione ridurre il numero dei consiglieri, le indennità, i fondi per le missioni. Abbiamo altresì tagliato – prosegue Cappellacci – le province, i consigli di amministrazione, abbiamo dimezzato le auto blu e tante altre spese che vengono giustamente concepite dai cittadini come un sovrappiù della politica”.
“E’ una linea – osserva Cappellacci – sulla quale intendiamo proseguire per riavvicinare la politica alla comunità, affinché non sia più percepita come ‘altro’, rispetto alla società che rappresenta. La politica – ha concluso il presidente – deve essere un servizio alla collettività e non più un mestiere, una carriera o una rendita di posizione”.