Lunedì con la Poesia: Pier Luigi Alvau legge e interpreta Otokar Březina
Appuntamento in programma per lunedì 20 gennaio alle 19.30 presso la Sala Biblioteca Siotto in Via Marconi 10 ad Alghero
Lunedì 20 gennaio Alguer Cultura propone un ulteriore appuntamento della rassegna I Lunedì con la Poesia con un recital dedicato alle opere di Otokar Březina (*). La rassegna – proposta da Pier Luigi Alvau già da nove anni – continua la propria programmazione della stagione 2013-14 inaugurata lo scorso novembre.
I Lunedì con la Poesia passano indenni da certi fragori momentanei e d’occasione. Il palinsesto delle serate, proposte fin dal loro nascere con caparbia sobrietà e con forzati limiti – va rimarcato che non vi è alcun intervento economico né da parte pubblica né da parte privata – prosegue con dignità e professionalità i programmi annuali, sempre più apprezzati dalla critica e dal qualificato settore di pubblico che ne è rimasto attratto e coinvolto.
Pier Luigi Alvau sarà affiancato da Angela Pinna del “Gruppo di lettura a voce alta” che leggerà alcuni brani dell’Autore in programma. Le performances interpretative di Pier Luigi Alvau saranno accompagnate anche in questa occasione dai commenti musicali di Davide Casu, che sono già stati particolarmente apprezzati nelle prime due serate di questa IXa stagione de I Lunedì con la poesia.
(*) OTOKAR BŘEZINA (si chiamava in realtà Václav Jebavy) nacque a Pocátky (attuale Repubblica Ceca) nel 1868. Si dedicò all’insegnamento e visse in provincia, in un volontario isolamento che non gli impedì di prendere decisa posizione nella polemica tra conservatori e modernisti, caratteristica della cultura ceca a cavallo tra i due secoli. Morì nel 1929. Březina fu il massimo rappresentante del gruppo di letterati di tendenza simbolista, animati dalla volontà di rinnovare la poesia boema e dall’ammirazione per poeti come Baudelaire, Verhaeren e Whitman, che si riunirono attorno alla rivista «Moderni revue» e nel 1895 stesero il manifesto del modernismo ceco. Tra le sue raccolte liriche si ricordano: Misteriose lontananze (1895), Albori a occidente (1896), Venti dai poli (1897), I costruttori del tempio (1899), Mani (1901). L’opera di Březina è caratterizzata da un’altissima tensione metafisica. Gli stimoli della filosofia idealista tedesca si uniscono in lui alle suggestioni delle scienze occulte, di cui Březina era appassionato studioso. La sua arte ha un posto chiave nell’evoluzione della lirica ceca moderna. A lui si debbono la prima organica applicazione del verso libero, e una ricerca delle potenzialità della parola poetica che avvicina la sua lirica a quella dei maggiori simbolisti europei.