Riqualificazione strutture ricettive: in arrivo 2,8 milioni
L’assessorato regionale del Turismo ha pubblicato oggi la graduatoria dei beneficiari del secondo bando a favore di 24 strutture ricettive per migliorare qualità dell’offerta e competitività sul mercato turistico
Altri 2 milioni e 800 mila di euro a favore di 24 strutture ricettive per migliorare qualità dell’offerta e competitività sul mercato turistico. L’assessorato regionale del Turismo ha pubblicato oggi la graduatoria dei beneficiari del secondo bando ‘Interventi materiali e immateriali per completare e migliorare l’offerta delle imprese turistiche’. La graduatoria di questo avviso pubblico segue e si aggiunge al primo bando per la riqualificazione delle strutture risalente al 2012, che aveva finanziato circa 30 aziende con 6 milioni e 300 mila euro.
Il finanziamento per le spese risultate ammissibili dell’istruttoria della Sfirs è di € 2.806.555,60 e genererà investimenti pari a € 7.192.621,00 per la realizzazione di interventi, in regime ‘de minimis’, finalizzati alla dotazione di servizi diversificati e attrattivi nell’ottica della destagionalizzazione, all’acquisizione dei sistemi di certificazioni di qualità e all’uso di modelli di consumo energetico fondati sulla sostenibilità ambientale.
Dall’istruttoria degli investimenti proposti dalle 24 imprese del comparto ricettivo beneficiarie sono risultate ammissibili spese per servizi utili all’incremento dei giorni di apertura, all’acquisizione di certificazioni ambientali, alla riqualificazione energetica, alla realizzazione di strutture di assistenza e supporto con accompagnamento, di baby parking e di percorsi pedonali attrezzati, con apparecchiature specifiche, segnaletica e dispositivi speciali. Per quanto riguarda i servizi ‘destagionalizzanti’, nel bando erano previsti, per esempio, centro congressi, strutture ricreative, piscine, aree attrezzate per l’equitazione, dotazione di area wi-fi, noleggio e ricovero per bici, centri benessere e talassoterapia, centri per la valorizzazione dell’artigianato e della gastronomia locale.
Nella foto: immagine d’archivio