Licenziano anche la moglie, senza lavoro si uccide a coltellate
Un uomo di nazionalità rumena, senza lavoro da tre anni, si è ucciso a coltellate dopo un litigio con la moglie.
Si chiamava Dimitru Bordea ed era un cittadino romeno di 33 anni che viveva ad Agugliano, centro in provincia di Ancona. L’uomo, senza lavoro da quasi tre anni, si è ucciso ieri mattina piantandosi un coltello nella gola e recidendosi così la giugulare. La dinamica dei fatti è stata ricostruita dagli inquirenti ed è riportata dall’Ansa, che attribuisce alla crisi la causa dell’insano gesto: “L’uomo si è suicidato dopo aver litigato con la moglie, a sua volta licenziata venerdì scorso, perché tornando a casa ubriaco aveva spaventato le due figlie di 3 e 5 anni. ”Portale via che mi ammazzo” ha detto alla compagna”.
La donna era poi uscita dall’appartamento, a suo dire senza credere molto alla minaccia del marito, e portando con se le bambine. Al suo rientro la tragica scoperta, con il corpo senza vita dell’uomo sommerso da un lago di sangue. La donna è ora in comprensibile stato di shock ed è ancora in consegna degli inquirenti, che la stanno sottoponendo alle verifiche di rito.
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