Al via la settima conferenza regionale sulla lingua sarda
Operatori della lingua sarda a confronto per una politica linguistica più efficace e diffusa. La settima edizione della Conferenza Regionale della Lingua Sarda si terrà ad Aggius (provincia di Olbia Tempio) domani e domenica 2 dicembre e si preannuncia molto interessante dal punto di vista politico e culturale.
L’assessore della Pubblica Istruzione, Sergio Milia ha chiamato, per la terza volta durante il suo mandato, il mondo della lingua, anzi delle lingue che esistono in Sardegna e lo ha fatto con due indicazioni politiche e simboliche molto significative. La prima è contenuta negli stessi temi delicati di cui si dovrà dibattere: teatro, premi letterari e rispecchiamento o vicinanza al movimento linguistico. La linea dell’assessorato è infatti quella di mettere vicini e far dibattere le componenti più diverse del “mondo della limba” per rafforzare l’intero segmento culturale.
Il secondo intento è ancora più palese. Così come lo scorso anno la Conferenza si tenne ad Alghero, patria del catalano, quest’anno l’assise del mondo linguistico minoritario sardo si sposta in piena Gallura, patria di uno degli altri idiomi “alloglotti” del patrimonio linguistico sardo. Segno indiscutibile che la Regione, nel lavoro importante che ha messo a punto in questi anni, non ha nessuna intenzione di tralasciare o abbandonare gli idiomi che sono riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale, come “diversi” dalla lingua sarda propriamente detta, ma anzi intende ricomprenderli con pari dignità all’interno della propria azione. Pertanto se il Servizio Lingua Sarda, l’Osservatorio Regionale della Lingua e i tanti militanti si trasferiranno in blocco ad Aggius per due giorni, per la conferenza dal titolo esplicativo in due lingue “Salimba, La linga” c’è da credere che nei prossimi anni la politica di tutela per il gallurese non sarà di sicuro ridimensionata.
I lavori cominceranno domani, nel Centro Polifunzionale del Comune di Aggius, alle ore 9.30 con il saluto delle autorità e il punto sulla situazione politica svolto dallo stesso Sergio Milia. Proseguiranno poi nella mattinata sul filo conduttore della riscoperta del teatro in lingua sarda, un segmento culturale molto in crisi sia di idee, sia di numeri. Il tentativo è quello di radunare gli operatori per cercare una ripartenza possibile e ancora, nonostante tutto, alla portata di obiettivi praticabili. Nel pomeriggio, sotto l’egida del Premio Ozieri, si discuterà del complesso e ancora poco conosciuto mondo dei premi letterari di poesia sarda nel contradditorio con il mondo più recente degli uffici linguistici e della politica linguistica militante. Domenica sarà il giorno clou del Movimento Linguistico che discuterà, per l’intera giornata, del bilancio e delle prospettive della lingua identitaria e regionale della Sardegna e delle varietà alloglotte.
“Ritengo sia significativo il fatto che – ha detto l’assessore Milia – fino ad oggi, dal 1997, anno di approvazione della legge regionale, nonostante fosse previsto lo svolgimento annuale della conferenza come momento obbligato di confronto tra operatori e istituzione autonomistica, si siano convocate solo sette assise ufficiali linguistiche. Tre delle quali, negli ultimi anni durante il mio mandato di assessore. A parte tutte le attenzioni che abbiamo dedicato a questo mondo, credo che questo singolo dato valga a raccontare di quanto siamo attenti alle istanze del mondo linguistico sardo”. Lo stesso Milia, farà nel suo interventod’apertura il punto su un altro pilastro che sostiene il progetto identitario: l’adozione, attualmente all’attenzione del Consiglio Regionale, di “Procurade ‘e moderare” di Francesco Ignazio Mannu come Inno Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna.
Quest’anno, sa “Cunferèntzia regionale de sa limba sarda 2012”, offrirà un palcoscenico e un microfono ai protagonisti del Teatro in Lingua Sarda, dai registi ed attori delle Compagnie storiche ai ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Aggius, che presenteranno la loro esperienza nella “Conferenza recitante”. Nel pomeriggiodi domenica sarà il segretario del Premio Ozieri, Antonio Canalis, a coordinare i rappresentanti dei 240 Premi di Letteratura Sarda, veri depositari della tradizione poetica e quindi linguistica della Sardegna, quasi il sistema linfatico che ha alimentato ed alimenta la valorizzazione del patrimonio identitario rappresentato dalla Lingua Sarda.