Condannato l’uomo che violentò e uccise bimba di pochi mesi
Nel dicembre di tre anni fa, all’Erne Hospital, una telecamera riprende lo svolgersi di una vicenda che ha avuto un terribile epilogo. Barry McCarney, 33 anni, irrompe nella struttura ospedaliera, situata nel Nord dell’Irlanda, cercando di rianimare una bambina di pochi mesi. La piccola è stata violentata e picchiata. Sul corpicino vengono individuate ferite alla testa e costole rotte. Nonostante le imemdiate cure, la piccola, il cui nome era Millie, muore poco dopo per le gravi lesioni subite. L’uomo non era il padre naturale della vittima, ma il compagno della madre.
Ora è arrivato l’epilogo di una storia che ha inorridito l’Irlanda. McCarney è stato condannato all’ergastolo per aver violentato, picchiato e fatto morire la piccola Millie: la madre, Rachel Martin e l’uomo si erano conosciuti tre mesi prima della morte della bambina. Barry McCarney, frequentando la donna, aveva avuto la possibilità di entrare in casa di lei e di stare a stretto contatto con Millie, abusata più volte, fino alla morte, provocatale dalla profonda ferita alla testa. La giuria ha condannato l’uomo all’ergastolo, nonostante egli abbia fatto di tutto per accusare la madre della bambina di quanto fosse capitato alla povera Millie.
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