“Ombre Rosse”: ad Alghero la rassegna dedicata agli anni settanta
La Società Umanitaria propone, presso la Sala Manno di via Marconi 10, una rassegna di 5 proiezioni e 4 narrazioni per provare a raccontare la complessità degli anni Settanta con lo sguardo del cinema di oggi.
Gli Anni Settanta, i cosiddetti Anni di Piombo, sono stati gli anni del “terrorismo di sinistra”, dell’”eversione di destra” dello “Stragismo di Stato”. Ma sono anche gli anni delle radio libere, dei cantautori, del cinema civile, della controcultura. Alla cupa cappa della paura si accompagna una straordinaria stagione di creatività.
La Società Umanitaria propone, presso la Sala Manno di via Marconi 10, sempre con inizio alle 19.30, una rassegna di 5 proiezioni e 4 narrazioni per provare a raccontare la complessità degli anni Settanta con lo sguardo del cinema di oggi. La rassegna si intitola Ombre Rosse, gli anni Settanta tra cinema fumetto, canzoni e mass media.
Martedì 1 aprile, alle ore 19.30 aprirà la rassegna Sbatti il mostro in prima pagina, il “giallo politico” di Marco Bellocchio che più di altri film aiuta a entrare nelle nebbie della commistione tra politica, stampa e forze dell’ordine e a raccontare l’atmosfera plumbea che si respirava in Italia all’indomani della strage di Piazza Fontana. Vedere, o rivedere, il film è anche l’occasione per apprezzare una delle leggendarie interpretazioni di Gian Maria Volonté, nei panni del direttore senza scrupoli di un quotidiano reazionario.
La figura di Andrea Pazienza, il fumettista che più di tutti ha saputo rappresentare i sogni, la follia, la genialità e le miserie della generazione del Settantasette bolognese, è al centro degli appuntamenti dei giorni 8 e 9 aprile. Il martedì 8 è prevista la proiezione di Paz!, il film che Renato De Maria ha tratto dalle storie di Pazienza. Il giorno dopo sarà Sonia Borsato, critica d’arte e docente dell’Accademia di Belle Arti di Sassari, a raccontare la parabola creativa dell’artista marchigiano in una lezione aperta dal titolo Visioni di evasione.
Anche il blocco successivo è incentrato sul Settantasette bolognese, ma da un altro punto di vista: a unire il film scelto e la lezione aperta è la vicenda di Radio Alice, la più anarchica e creativa delle radio libere. Martedì 15 Aprile sarà proiettato Lavorare con lentezza di Guido Chiesa. Il film, scritto dal regista insieme al collettivo di scrittori Wu Ming, rievoca quegli anni con ironia e nostalgia. Mercoledì 16 Emiliano Di Nolfo racconterà proprio l’irripetibile stagione della liberalizzazione dell’etere, con particolare riferimento a Radio Alice e Radio Popolare, le più militanti tra le radio libere. L’intervento si intitola Microfoni aperti: le radio libere tra contestazione e controinformazione.
Una tragicomica vicenda realmente accaduta a Pisa nel 1970 è lo spunto per I primi della lista, la commedia di Roan Johnson in programma il 29 Aprile. Con uno sguardo insieme nostalgico e divertito, il film racconta di quando il cantautore vicino alla sinistra extraparlamentare Pino Masi e due suoi amici si convincono dell’imminenza di un colpo di Stato e decidono di espatriare. La figura di Pino Masi e di altri cantautori del periodo sarà al centro della lezione aperta del giorno 30, dal titolo Ci ragiono e canto: linguaggi e scritture dell’ala creativa. A tenerlo saranno Nadia Rondello della Società Umanitaria e il cantautore algherese Davide Casu.
Nell’ultimo film in programma l’obiettivo si sposta sul fenomeno del terrorismo. La prima linea di Renato De Maria, previsto martedì 6 maggio, racconta il crepuscolo dell’organizzazione armata di Sergio Segio. Le Ombre Rosse si conclude mercoledì 7 maggio con l’intervento della direttrice dell’Umanitaria, Alessandra Sento, che chiuderà il cerchio tracciando un percorso sul cinema italiano degli Settanta, diviso tra impegno, trasgressione e ricerca di libertà, intitolato Dalla rivoluzione alla revisione.