Servizio idrico allo sbando: proclamato stato di agitazione

Testoni, Ugl : chiesto un incontro urgente alle istituzioni interessate per l’apertura di un tavolo che affronti le numerose difficoltà che i lavoratori del comparto attraversano

“Abbiamo proclamato lo stato di agitazione del personale di Abbanoa e chiesto un incontro urgente alle istituzioni interessate per l’apertura di un tavolo che affronti una volta per tutte le numerose difficoltà che i lavoratori del comparto sono costretti a sopportare ormai quotidianamente”. Lo annuncia in una nota il segretario provinciale dell’Ugl Chimici di Sassari, Simone Testoni, al termine della riunione convocata oggi dalla segreteria regionale della Federazione per esaminare, insieme ai lavoratori, il grave stato di crisi che sta da tempo paralizzando l’attività dell’azienda che gestisce il Servizio Idrico Integrato in Sardegna.

“I problemi finanziari di Abbanoa Spa – spiega il sindacalista – sono noti. Meno note invece sono le problematiche che i circa 1500 dipendenti diretti e gli oltre 700 lavoratori delle ditte di appalto stanno affrontando pur garantendo il funzionamento del Servizio Idrico Integrato. La corresponsione degli stipendi avviene costantemente con notevoli ritardi, così come il pagamento di rimborsi e straordinari. Inoltre, – aggiunge – altre difficoltà derivano dal mancato compimento del processo di riorganizzazione aziendale, avviato nel 2012: la riqualificazione del personale, ad esempio, non è mai stata attivata, così come la rimodulazione dell’orario di lavoro per migliorare ed uniformare i tempi di svolgimento delle attività lavorative in relazione a tutti gli istituti correlati (flessibilità, buoni pasto, permessi, ferie, straordinari)”. “Nella scorsa legislatura sono stati presentati ben tre disegni di legge mai portati a conclusione, perciò – conclude Testoni – risulta quanto mai urgente che il Consiglio regionale vari una legge di riordino del Servizio Idrico Integrato che assicuri le risorse necessarie ad Abbanoa per la soluzione della crisi”.

redazione, 7 Aprile 2014