Collegio unico, Roma boccia le speranze europee della Sardegna
Con 218 voti contrari e 198 a favore la Camera dei Deputati stronca la proposta di dividere Sardegna e Sicilia per le elezioni europee
Ancora una volta da Roma giunge uno schiaffo alla Sardegna e agli elettori sardi, impossibilitati ad eleggere un proprio rappresentante alle prossime elezioni Europee. La bocciatura della Camera, che ha cassato l’emendamento dell’on. Roberto Capelli atto ad una divisione del collegio elettorale sardo da quello della Sicilia, ha visto 198 voti favorevoli e 218 contrari: venti voti che hanno decretato la fine della speranza per l’intera isola di poter autodeterminare la propria rappresentanza in un organo così importante come il Parlamento Europeo.
Alla luce del veto della Camera ci sono da registrare le numerose prese di posizione contro il comportamento del Partito Democratico che, a detta di Michele Piras deputato di Sel, avrebbe agito con troppa ipocrisia sostenendo che mancava il tempo per un’approfondita discussione, ignorando le richieste di proposte di legge ed emendamanti che arrivavano da Sinistra e Libertà. Anche i “grillini” sardi hanno mostrato tutto il loro sconcerto per i venti voti contrari alla rappresentanza sarda in Europa.