Forza Italia punta il dito su Mario Bruno e sulle sue ” passerelle elettorali”

Mario Bruno accusato da Fi di strumentalizzare una tragedia cittadina per scopi puramente elettorali

Capiamo che il PD e l’ex onorevole Bruno vogliano far dimenticare il passato, tuttavia, dopo aver regalato ad Alghero due anni terribili nei quali la città ha dovuto subire una decadenza senza precedenti dovuta all’assoluto disinteresse verso i suoi problemi ed un grande interesse, invece, verso poltrone e guerre intestine che si sono concluse con l’inglorioso fallimento dell’amministrazione di sinistra, ciò che oggi stiamo vivendo è proprio la conseguenza di ciò che la coppia Bruno Daga ha confezionato per la città. Ribadire che la regione a guida Soru ha ricevuto e non finanziato un progetto per il rifacimento del lungomare di Alghero è solo un dato di fatto, ed è inutile oggi cercare di negarlo. Non può, invece, passare sotto silenzio la passerella elettorale organizzata dal Pd algherese, alla quale si è prestata, con poco spirito istituzionale, la neo sottosegretaria di stato. Passerella che non ha prodotto alcun risultato concreto se non appunto quello apparire in qualche pagine di giornale e qualche servizio televisivo. Ci domandiamo ad esempio cosa ci facesse l’impiegato di banca Mario Bruno ad un incontro tecnico con la Barracciu e il commissario del Comune, ed è inevitabile pensare che la sua presenza fosse legata alla suo attuale ruolo di possibile candidato sindaco del PD, la qual cosa confermerebbe che di passerella elettorale si è trattato. E giova ricordare come proprio Bruno abbia votato contro la candidatura della Barracciu come Presiedente della regione per la questione morale legata all’inchiesta sui fondi dei gruppi consiliari mentre oggi, come nulla fosse, ne esalta la inutile visita organizzata dal suo amico Daga nel tentativo di coprire due anni di pessima amministrazione ad Alghero e i sui dieci anni di permanenza in regione privi di risultati concreti. Comunque amareggia come il PD di Daga e Bruno sia stato capace, con la complicità di un servitore dello stato, altro che alta carica, di strumentalizzare per bassi fini elettoralistici e, ancora una volta, per condurre guerre fra loro, una vicenda che doveva essere affrontata senza clamori, nel silenzio e nel rispetto di una tragedia che ha colpito un cittadino e una famiglia della nostra città. Purtroppo invece è stata persa una occasione per fare in silenzio ciò che si è dimostrato di non aver saputo fare in precedenza, il tutto con passerelle e telecamere al seguito.

Forza Italia, 10 Aprile 2014