Nasce Erasmus +: ecco tutte le novità per gli studenti

Si potrà prender parte al programma anche un anno dopo la laurea e durante il master. La borsa di studio, inoltre, non avrà un importo fisso ma variabile da paese a paese.

L’Erasmus rilancia: il ministro dell’istruzione Giannini ieri si è recata a Firenze per presentare la nuova versione del programma europeo per la mobilità degli studenti, che sarà chiamato “Erasmus +”. La grande novità sta in primo luogo sul pacchetto di risorse che l’UE ha deciso di assegnargli, quasi raddoppiate rispetto a 7 anni fa. Se nel 2007 vennero stanziati 8 miliardi di euro, per il periodo 2014-2020 si arriverà a 14,7.

L’aumento delle risorse economiche porterà con sé un incremento delle borse di studio, che verranno calibrate sulla base del paese di destinazione. La quota standard di 230 euro al mese verrà quindi sostituita, misurandola con il costo della vita del paese ospitante. L’Erasmus potrà durare dai 3 ai 6 mesi e gli studenti potranno richiede un “prestito d’onore”, formula tipica del sistema statunitense, con il quale finanziarsi l’esperienza. Ma non è tutto: da quest’anno si potrà fare un Erasmus in ognuno dei cicli di alta formazione, compresi quindi il triennio, il biennio di specializzazione e il master. Fino a 12 mesi dopo la laurea si potrà prender parte al programma, che comprenderà una più ampia gamma di paese “extraeuropei” dell’Erasmus Mundus.

Quella dell’Erasmus è diventata negli anni una vera e propria necessità per un numero sempre crescente di studenti: se nel 2007 i giovani europei che erano partiti per l’estero nell’ambito del programma erano 182.697, nel 2013 si è arrivati a quesi 300mila. Nwel nostro paese si è passati da 18.363 a 24.862. “L’Erasmus – ha dichiarato il ministro Giannini – è stato la terza rivoluzione europea dopo quella industriale e la rivoluzione francese, un motore per la circolazione del pensiero. Per ora questo programma però rimane una scelta opzionale. Noi possiamo trasformare il sogno in realtà, magari proprio dirante il semestre europeo di presidenza italiana, rendendo l’Erasmus un segmento curriculare dei piani di studio universitari”.

Tratto da www.fanpage.it ©

D.F., 11 Aprile 2014