Stefano Lubrano lancia la sua “proposta di rinnovamento”

Il sindaco sfiduciato incontra i cittadini domenica pomeriggio in Piazza della Juharia

Stefano Lubrano, che in una nota si definisce “il Sindaco tradito insieme alla sua Città e diventato il parafulmine di una classe politica cittadina fallimentare ed autodistruttiva”, domenica 13 aprile alle ore 17,00 dall’ex complesso di Santa Chiara, oggi Piazza della Juahria, avvierà la sua corsa elettorale per la fascia tricolore. «Questa volta sono libero di portare avanti la mia proposta di rinnovamento, quella proposta basata sulla visione strategica di sviluppo della Città, che guarda Alghero ed al suo territorio da qui ai prossimi dieci anni; una proposta – dice Lubrano – estranea a quella logica di spartizione di posti di sottogoverno e poltrone di cui è intrisa la politica; è in nome di questa logica e del primato dei partiti e dei politici che si è impedito che il programma di rinnovamento fosse attuato e si è fatto in modo che la mia azione amministrativa fosse circoscritta al contingente».

Lubrano si presenta determinato e forte del supporto che moltissimi elettori, gente comune, gli ha manifestato in questi mesi. «Sono commosso, quasi imbarazzato, dall’affetto e dal calore che gli algheresi mi mostrano nelle occasioni più normali della mia quotidianità. Queste attestazioni di stima, alle quali, è giusto dirlo, si accompagnano quasi sempre la delusione e l’amarezza per l’esito della vicenda amministrativa, mi rendono persuaso che quella volontà di rinnovamento, l’onestà e la trasparenza con la quale ho interpretato il mio mandato elettorale sono stati letti e fatti propri dai cittadini; ho la certezza che i cittadini siano più maturi di quanto la “politica” immagina e che abbiano respinto quella pesante e aggressiva campagna di denigrazione messa in atto nei miei confronti. Per queste e altre ragioni, che spiegherò domenica pomeriggio a chi vorrà partecipare all’incontro in piazza, ho deciso di riprendere un discorso interrotto da altri per ragioni che a me e ai più sono per molti versi ignote. Perché la politica è un’altra cosa. E noi possiamo riappropriarcene diventando parte attiva di una comunità che si ritrova in un luogo simbolo della propria storia».

12 Aprile 2014