Il Partito dei Sardi incontra il candidato sindaco di Sassari Nicola Sanna
E’ stato un incontro ricco di spunti, con evidenti convergenze nei programmi per la città di Sassari e per il suo territorio quello tenutosi ieri nella nuova sede del Partito dei Sardi, in piazza Azuni, fra il segretario nazionale Franciscu Sedda, il coordinamento guidato da Ottavio Sanna e il candidato sindaco Nicola Sanna.
E’ stato un incontro ricco di spunti, con evidenti convergenze nei programmi per la città di Sassari e per il suo territorio quello tenutosi ieri nella nuova sede del Partito dei Sardi, in piazza Azuni, fra il segretario nazionale Franciscu Sedda, il coordinamento guidato da Ottavio Sanna e il candidato sindaco Nicola Sanna. L’incontro si è svolto alla presenza di numerosi attivisti e candidati nella lista unica che il Partito dei Sardi presenterà a Maggio. Nell’aprire il dibattito Ottavio Sanna ha ribadito l’accettazione senza riserve dell’esito delle primarie del PD, da parte del Partito dei Sardi ma anche delle altre forze “minori” di coalizione, riunite il giorno prima in città. Ottavio Sanna ha poi illustrato a brevi linee il programma del partito e indicato nella città di Sassari la futura capitale di un’area vasta fulcro delle attività di tutto il territorio. Una città universitaria, che fermenta di cultura e di attività produttive in un centro storico rinato, ma collegata in maniera fitta e permanente con il porto e l’aeroporto dell’area vasta e con i comuni limitrofi.
Sanna ha anche parlato dell’idea del partito di proporre la costruzione del Campus Universitario negli spazi del vecchio carcere di San Sebastiano, in pieno centro città. Ha poi preso la parola il segretario Franciscu Sedda, che ha indicato nelle amministrative del territorio e in quelle di Sassari in particolare un banco di prova importantissimo per il partito, che punta senza timori ad affermarsi come la seconda forza della coalizione di centrosinistra. Sedda ha elencato le importanti azioni di governo che già all’inizio della legislatura regionale il Partito dei Sardi ha portato a termine, soprattutto con l’attività dell’assessore ai lavori pubblici Paolo Maninchedda e del suo staff,(di cui fa parte lo stesso segretario). Ripresa dei cantieri sulla 131 dopo un duro braccio di ferro con l’ANAS, sblocco dei fondi per la messa in sicurezza delle aree alluvionate e altri importanti lavori in capo ad Abbanoa, il progetto di riforma del Servizio idrico integrato, le soluzioni per gli affitti agevolati e a favore degli occupanti delle case popolari gestite dall’AREA, l’impedimento dello scippo di oltre 2 miliardi per opere pubbliche nell’Isola e che ha consentito di reinserire nel programma governativo dei lavori pubblici le strade sarde che necessitano di interventi urgenti (SS 131, 125, 195) e quelle danneggiate dall’alluvione di novembre.
La nostra azione, ha detto Sedda, sta caratterizzando quella dell’intera giunta, sta infondendo coraggio e convertendo le altre forze di governo alla necessità irrinunciabile dell’autodeterminazione.Il candidato sindaco Nicola Sanna, del PD, ha salutato con favore la nascita della nuova sede sassarese di un partito con cui si possono trovare da subito importanti convergenze. La stessa idea dell’autodeterminazione, ha detto Sanna, è storicamente un’idea progressista, che non può che collocare naturalmente il Partito dei Sardi nella coalizione di Centrosinistra. E le convergenze sono emerse chiaramente quando il candidato a primo cittadino ha esposto i punti del suo programma di governo: creare una fitta rete di collegamenti stradali e ferroviari fra i porti, gli aeroporti e le città, creando anche un’asse con Olbia, spostare il “dente” ferroviario dello scalo merci portuale a Porto Torres, e altre idee per una città capitale di area vasta. Sanna ha anche proposto una serie di riforme, da concordare con la Regione, per il trasferimento di competenze da enti come l’ERSU e l’AREA direttamente al Comune che si occupa dei problemi degli utenti.
E’ piaciuto agli esponenti del Partito dei Sardi anche il progetto per favorire nell’area industriale di Porto Torres un polo di vera chimica verde, non basata sulle coltivazioni per biomasse ma sulla sperimentazione di colture e prodotti derivati, con la nascita di laboratori sperimentali e aziende produttive che rappresentino l’avanguardia della nuova chimica sostenibile. E’ stata giudicata interessante anche la proposta avanzata da Sanna per la costituzione di un Fondo immobiliare pubblico che acquisisca le numerose proprietà frazionate nel centro storico e avvii importanti opere di ristrutturazione creando nuovi alloggi da cedere ad affitti agevolati. Nel programma del PD guidato da Sanna, pienamente condivisibile dal Partito dei Sardi è anche il recupero dei numerosi siti archeologici abbandonati del territorio di Sassari. Il dibattito è stato considerato pienamente soddisfacente da entrambe le parti, come hanno ribadito i numerosi interventi di esponenti del partito, fra cui il consigliere regionale Pier Mario Manca, Pino Ortu, Nando Nocco, Michele Pinna, e il giovane attivista Pietro Serra.