Nicola Sanna incontra la coalizione di centrosinistra per confronto su programma
La riunione si è tenuta venerdì sera, nella sede del Pd in via Mazzini a Sassari. Partiti e movimenti della coalizione hanno trovato l'accordo sui 12 punti del programma del candidato a Sindaco
Sui dodici punti del programma del candidato a sindaco per il centrosinistra c’è l’accordo da parte dei partiti e movimenti della coalizione. Un programma che sarà integrato con ulteriori elementi che gli alleati vorranno apportare. È il risultato della riunione che si è svolta questa sera nella sede del Pd di via Mazzini a Sassari e che, a due giorni di distanza dal primo incontro, ha portato al tavolo i rappresentanti di Pd, Sinistra sarda, La Sinistra, Sinistra XXI, Sel, Upc, Ora Sì, Rosso Mori, La Base, Centro democratico e Partito dei Sardi.
In tanti si sono riconosciuti nel programma elaborato da Nicola Sanna, a partire dal Centro Democratico che con Nino Marginesu ha fatto sapere di aver “approvato il tuo programma perché in continuità con alcune nostre proposte”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Ottavio Sanna, Partito dei Sardi, il quale ha detto che vanno “bene i 12 punti, nei quali troviamo molta convergenza”, quindi La Base con Pietro Delogu per il quale “con il programma siamo d’accordo”, e ancora il Psi con Pierangelo Masia che ha fatto notare che “ci riconosciamo nel programma perché sono stati ripresi spunti che abbiamo fornito in incontri precedenti ma presenta molti elementi in continuità con l esperienza amministrativa del centrosinistra e contemporaneamente un alto grado di innovazione”.
Spunti di integrazione sono pervenuti dal Partito dei Sardi che ha chiesto un Puc adeguato sul campus universitario, sulle politiche per la casa. E ancora politiche per la sicurezza e la cultura da parte di Ora Sì con Salvatore Carboni, quindi il rafforzamento della città nel territorio e nei trasporti con Psi. Articolato l’intervento di Dario Satta per Sinistra Sarda che si è soffermato sull’esigenza di intervenire sul centro intermodale, mattatoio e sul piano dell’utilizzo dei litorali. Secondo Giovanni Meloni, La Sinistra, nel programma va esaltato il concetto già presente di ruolo strategico di Sassari, quindi anche lui si è soffermato sul Puc e sulle questioni del lavoro e della partecipazione dei cittadini. L’importanza della viabilità è stata evidenziata da Nicolino Camboni di Sinistra Sarda mentre Sel, con Alberto Valenti e Nadia Madeddu, si è soffermata sulle questioni dei fondi comunitari e delle politiche attive per il lavoro e le famiglie. Quindi il turismo, l’università, la povertà, il lavoro e i trasporti sono stati al centro dei rappresentanti di Sinistra XXI, Alessandro Tedde e Raffaele Pinna, mentre sul finale Rino Tedde, Upc si è soffermato sull’edilizia, sull’emergenza degli edifici scolastici e sull’agro.
“Dobbiamo procedere sul miglioramento della rete viaria e della ferrovia per la costituzione dell’asse Sassari-Olbia anche in funzione di un’attrattivita’ dei turisti in transito nei porti e aeroporti dei nord Sardegna – ha detto Nicola Sanna –. E ancora puntare allo sviluppo di una chimica verde che non serva solo alla produzione di massa vegetale per la realizzazione di un mono-prodotto. Questa deve diventare una opportunità per il territorio, una prospettiva per l’agricoltura no food ma garantendo innanzitutto la sovranità alimentare isolana e locale. Quindi deve consentire l’avvio di un’attività di sperimentazione e innovazione, attraendo cervelli e creando occupazione in una sinergia tra le università di Sassari e Cagliari per uno sviluppo industriale eco-compatibile per i prossimi 50 anni. Sassari, insomma – ha detto ancora il candidato a sindaco del centrosinistra – deve avere un ruolo guida del territorio, coinvolgendo anche le altre amministrazioni del territorio”.
Nicola Sanna si è infine soffermato sul sistema dei servizi e sulla sensibilizzazione all’utilizzo dei prodotti locali e del turismo ambientale che sviluppi le potenzialita del sistema dei parchi nazionale e regionale pressntebnell adea vasta, un passaggio quindi sui fondi europei per lo sviluppo delle aree urbane e la valorizzazione dei siti archeologici del territorio.