Scopre che il suo cane è ancora vivo e usato dal veterinario per le trasfusioni
Il veterinario sei mesi prima aveva consigliato al padrone di sopprimere il cane, ma lo teneva segregato in gabbia nel retro della clinica per animali.
Orrore e sconcerto per una famiglia americana abitante a Fort Worth nello stato del Texas quando hanno scoperto che il loro cane Sid non era stato soppresso per malattia, ma era tenuto ancora in vita dal veterinario solo per servirsi del suo sangue per le trasfusioni agli altri animali. Sei mesi prima, infatti, la famigliola si era vista consigliare dallo stesso medico l’eutanasia per il cane perché affetto da malattia congenita non curabile che gli avrebbe provocato terribili sofferenze. A malincuore i proprietari acconsentirono alla pratica consegnando il cane nelle mani del veterinario che avrebbe dovuto sopprimerlo nella sua clinica per animali senza farlo soffrire. Nulla di tutto questo è stato fatto e anzi il cane era tenuto segregato nel retro della clinica veterinaria solo per servirsi del suo sangue.
L’animale era sano – Dopo la terribile scoperta i proprietari dell’animale hanno immediatamente denunciato il 71enne veterinario del posto che è stato arrestato dalla polizia locale con l’accusa di crudeltà verso gli animali. Una sorpresa ancora maggiore però i proprietari del cane l’hanno avuta quando portando il cane da un altro veterinario questi ha stabilito che non c’era nessuna esigenza di sopprimere il cane. Il Consiglio di Stato dei veterinari del Texas ha avviato un’indagine per stabilire se anche altri animali siano stati maltrattati nella clinica, ma il veterinario accusato si difende parlando di sciocchezze.
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