Alghero, tra domanda abitativa e riqualificazione urbanistica
Nuova conferenza-dibattito organizzata dal Centro Studi “Giuseppe Toniolo” ed inserita nell'ambito della Settimana di Cultura per lo Sviluppo e l’Ambiente.
L’emergenza abitativa non è strettamente subordinata alla adozione del Piano Urbanistico Comunale, pertanto essa poteva essere affrontata già dagli anni scorsi quando il fenomeno iniziava a prospettarsi in tutta la sua gravità. Ciò è quanto emerso dalla conferenza-dibattito organizzata dal Centro Studi “Giuseppe Toniolo” dal tema: “Alghero, tra domanda abitativa e riqualificazione urbanistica” in occasione della Settimana di Cultura per lo Sviluppo e l’Ambiente. I lavori erano stati introdotti dall’Ing. Carlo Montalto il quale ha tenuto ad evidenziare come le tipologie abitative abbiano forte influenza nel sistema organizzativo e di funzionamento delle aree urbane. Uno per tutti è il caso della mancanza di ripostigli nelle nuove abitazioni. Il risultato è che i garage ne sopperiscono la funzione ma, come conseguenza, le automobili rimangono a sostare in strada occupando indebitamente spazi che sarebbero dovuti rimanere nella piena fruibilità pubblica.
Così anche la politica abitativa: la notevole dotazione di seconde case in Città è tale da poter consentire, anche per una ridotta frazione di esse, la adozione di incentivi a favore dei proprietari che intendessero assegnare l’alloggio su base convenzionale con il Comune e per periodi pluriennali concordati. Andrebbe revisionata anche tutta la regolamentazione urbanistica relativa alle attività alberghiere ubicate in Città: primo fra tutti sarà necessario eliminare tutte quelle norme eccessivamente rigide che limitano le potenzialità di intrapresa economica nel centro abitato come ad es. la prescrizione della dotazione della piscina anche per strutture ricettive di modeste dimensioni.
La conferenza-dibattito è stata anche occasione per sottolineare la rilevanza degli aspetti metodologici nella adozione degli strumenti urbanistici. Il problema principale è rappresentato dalle aree vincolate all’uso pubblico ma non ancora acquisite alla proprietà comunale. Esse potrebbero nel tempo ridursi ulteriormente così come è avvenuto negli ultimi dieci anni nel corso dei quali sono stati adottati incauti provvedimenti di alienazione di spazi e di immobili comunali di interesse collettivo. La adozione del Piano Urbanistico dei Servizi, già prima della approvazione del PUC, diviene pertanto scelta strategica se si vuole evitare una ulteriore perdita di spazi pubblici urbani. In proposito esiste, sin dal 2001 il relativo studio elaborato dal progettista del piano regolatore generale l’Ing. Pasquale Mistretta, sarebbe sufficiente un suo rapido aggiornamento per esserre immediatamente adottato e poi reso vigente.
Si è anche parlato dei fenomeni della microcriminalità urbana sui quali è intervenuto il Dr. Pier Paolo Sannia, Antropologo nonché studioso delle patologie sociali oggi facilmente presenti nel mondo giovanile a prescindere dalla dimensione demografica dei centri abitati. Gli interventi dell’Architetto Tore Frulio, dell’Ing. Piergiacomo Canu e dell’Architetto Pierfranco Pittalis si sono caratterizzati sulla necessità che Alghero debba dotarsi quanto prima del PUC, ma senza che questo debba essere strumento tipicamente rigido; e che il PUC in sé debba essere uno strumento dinamico cioè continuamente aggiornabile e soprattutto rispettoso dei caratteri propri della vivibilità per residenti e per i visitatori. La Settimana di Cultura per lo Sviluppo e l’Ambiente si concluderà Giovedì 8 maggio alle ore 19,00 quando si parlerà dello stato dell’arte della lingua algherese.