Guerrilla gardening ad Alghero: cittadini in azione contro il degrado (Foto)
In aumento i casi di mobilitazione individuale o collettiva che vedono i cittadini impegnati in prima persona nella cura e nel miglioramento degli spazi di verde ormai dimenticati dalle istituzioni
Alghero non attraversa un bel periodo e questo è un fatto ormai sotto gli occhi di tutti: a una raccolta rifiuti deficitaria, alle strade dissestate e all’ormai famigerato lungomare transennato si è aggiunto, con l’arrivo della primavera, anche il problema di un verde urbano disadorno e trascurato. Tuttavia qualcosa, anzi qualcuno, si muove. Sono sempre in aumento, infatti, i casi di mobilitazione individuale o collettiva che vedono i cittadini impegnati in prima persona nella cura e nel miglioramento degli spazi di verde ormai dimenticati dalle istituzioni. «Cosa c’è di male nel dedicare un pomeriggio all’aiuola sotto casa?» si chiede un giardiniere volontario. E sembra che se lo chiedano in molti, visto che esempi di impegno si possono osservare in diverse zone della città: Sant’Agostino, via M. Barraccu, Carmine e Pietraia.
Non sappiamo se i cittadini coinvolti si siano effettivamente ispirati a ciò che avvenne nel 1973 a New York, quando il gruppo Green Guerrilla trasformò un lotto privato incustodito in un meraviglioso giardino, dando così il via al fenomeno del guerrilla gardening, che si è ormai diffuso in tutto il mondo: si “occupa” un pezzo di terra abbandonato, sia esso pubblico o privato, per farci crescere fiori e piante. In un momento difficile per la città, c’è chi dedica il proprio tempo libero ad opere concrete per migliorare Alghero. Siano esse iniziative individuali spontanee, o più organizzate proposte di quartiere, azioni del genere sono comunque sintomo di una coscienza civica in salute.