Enrico Daga: “sviluppo di Alghero passa dal rilancio di periferie e borgate”

Il candidato sindaco del Partito Democratico, rilancia l’idea che lo sviluppo di Alghero debba passare dal rilancio delle periferie e delle borgate, con la conseguente acquisizione di un’identità e di un progetto di amministrazione policentrico.

«Alghero deve diventare una città policentrica». Enrico Daga, candidato sindaco del Partito Democratico, ripensa Alghero come un insieme di piccole città, un arcipelago «in grado di valorizzare l’identità culturale, economica e sociale delle diverse borgate da cui è composto il suo sistema urbano e il suo vastissimo territorio», come spiega Daga per promuovere l’idea che la futura amministrazione comunale «si mostri effettivamente capace di offrire lo stesso livello di servizi all’intera comunità e di assicurare a tutti i cittadini uguali opportunità di sviluppo». Il territorio del Comune di Alghero è vasto, diversificato sul piano geografico e storico, complesso dal punto di vista sociale e per le peculiarità produttive e culturali di ciascun agglomerato urbano da cui è composta la città.

«Di fronte a un contesto così vario, l’amministrazione comunale ha il dovere di percorrere nuove strade per rispondere in modo adeguato ai bisogni e alle ambizioni di tutti i cittadini», spiega Daga. Per ottenere questo risultato sarà prioritario «creare nuove centralità, intervenendo per riqualificare le periferie e le borgate, in modo che possano offrire un’elevata qualità della vita». Diverse le azioni da porre in essere: dalla possibilità di un aumento delle volumetrie, per la creazione di nuove abitazioni vincolate all’utilizzo dei terreni incolti con prodotti tipici locali e secondo parametri ecosostenibili, alla creazione di una rete di piste ciclabili che colleghino l’agro alla città, dalla realizzazione del Museo interattivo e del centro interpretativo per la “Storia della bonifica” e di chi compì l’opera, a Santa Maria La Palma, al centro di educazione alimentare e di degustazione dei prodotti tipici della Nurra, in accordo col Parco di Porto Conte, passando per il rilancio dell’istituto agrario come centro di formazione di eccellenza per le produzione agroalimentari del Mediterraneo.

Attraverso la realizzazione di un progetto di riqualificazione urbana insieme alla Regione, «Fertilia deve diventare un nuovo, importante centro storico, che faccia da cerniera tra il mondo agricolo e lo spazio urbano e funzioni da porta di accesso privilegiata a tutta l’area del Parco di Porto Conte», è la proposta del candidato sindaco del Pd. Il progetto avrà senso «solo se viaggerà di pari passo con un piano per il definitivo sviluppo economico del Parco di Porto Conte», aggiunge Daga, secondo il quale tra le priorità va tenuta presente la necessità di «attivare le linee di trasporto pubblico urbano fino alle borgate». Il progetto della città policentrica avrà bisogno dell’intervento integrato di tutti gli attori istituzionali, politici, economici e sociali, a iniziare dalla Regione, che potranno concorrere a proiettare Alghero in una dimensione completamente nuova e più votata allo sviluppo.

Tra le azioni che Enrico Daga propone, «c’è bisogno di realizzare i piani particolareggiati per valorizzare ogni area periferica e ogni borgata, senza dimenticare la necessità di aggiornare l’assetto del corpo urbano principale della città». Il candidato sindaco di Alghero auspica investimenti per il recupero dei valori identitari di ciascun luogo, ma prevede soprattutto la necessità di garantire ai cittadini servizi migliori sia sul piano qualitativo che quantitativo, «dal potenziamento dei trasporti pubblici alla efficiente gestione della viabilità, passando per la realizzazione di nuove e più adeguate infrastrutture». È attraverso un percorso di questo tipo che «immagino un’Alghero in grado di investire sul proprio capitale territoriale come fattore di sviluppo – conclude Enrico Daga – per presentarsi all’Europa delle eccellenze forte di uno straordinario patrimonio produttivo agroalimentare, artigianale, manifatturiero e artistico».

9 Maggio 2014