Un unico obbiettivo: riqualificare il sistema sanitario
Maria Grazia Salaris: «Ci batteremo perché Alghero abbia la cittadella sanitaria» Maria Grazia Salaris sostiene che sul diritto alla salute non ci sono colori politici
«Ci batteremo per il nuovo polo ospedaliero di Alghero». Maria Grazia Salaris, che nella legislatura del sindaco Marco Tedde aveva gestito anche la delega alla Sanità, insieme a quella dei Servizi sociali, interviene su un tema che tocca da vicino tutti i cittadini. «La soluzione dei problemi del presidio ospedaliero è da ricercare in consiglio regionale – ha spiegato il candidato sindaco della coalizione di centro destra e sardista questa mattina, all’esterno del Civile – ma già in passato, nell’amministrazione Tedde, c’è sempre stata una forte concertazione tra amministrazione locale e responsabili sanitari. Ora dobbiamo riallacciare i rapporti con tutti gli interlocutori regionali.
L’obiettivo è arrivare alla riqualificazione di tutti i servizi sanitari e alla realizzazione di una moderna cittadella ospedaliera». Il consiglio comunale, nel dicembre 2008, ha fatto la sua parte quando ha approvato, all’unanimità, una variante urbanistica per destinare un’area alla Taulera alla costruzione del nuovo ospedale. Ma non è mai partita la progettazione operativa di questa fondamentale struttura. «Al contrario invece, questo settore, sta cadendo in declino. Personale sottodimensionato e reparti sovraffollati. Un esempio su tutti la Divisione di Medicina interna, perennemente al collasso. Serve l’apertura di un reparto destinato alla lungodegenza; è urgente la creazione dell’unità di terapia intensiva cardiologica e la riorganizzazione di altre specializzazioni: endoscopia chirurgica, diabetologia, ortopedia, e poi ancora ginecologia e ostetricia». Salaris inoltre ha evidenziato l’inadeguatezza di tutti i servizi rivolti ai cittadini affetti da disagio mentale.
«Non sono mai partiti i progetti per realizzare delle case famiglia. E poi va potenziata l’assistenza domiciliare». Inoltre la città di Alghero non ha ancora una Residenza sanitaria assistita. «Negli ultimi anni si è assistito a una continua involuzione dei servizi sanitari locali, con il rischio di decentramento di importanti settori. Dobbiamo pretendere con forza la piena autonomia del presidio ospedaliero cittadino e la realizzazione della cittadella della salute. Nel frattempo dobbiamo intervenire presso le istituzioni competenti per dare un’accelerata alle opere di ristrutturazione. Il cantiere procede a passo di lumaca con enormi disagi che ricadono sul personale, sui pazienti e di conseguenza sulla qualità di un servizio primario per i cittadini». «Sul diritto alla salute si deve fare fronte comune – ha concluso Maria Grazia Salaris – su questo tema non ci sono colori politici o bandiere di partito».