Ricerca, l’Izs Sardegna presenta la sua attività
Il 12 giugno un convegno a Promocamera
Sarà l’occasione per presentare agli operatori sanitari del territorio i risultati dell’attività di ricerca svolta in ambito veterinario e finalizzata a dare risposte sullo stato sanitario delle popolazioni animali, del benessere animale e per la sicurezza degli alimenti. Il quinto convegno “L’attività di ricerca svolta dall’Izs della Sardegna” in programma il 12 giugno, alle ore 9,30, nella sala convegni della Promocamera di Sassari a Predda Niedda, farà quindi il punto sullo stato dell’arte della ricerca condotta dagli esperti nei laboratori dell’istituto sassarese di via Duca degli Abruzzi.
L’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna, infatti, tra i suoi compiti istituzionali fa rientrare l’attività di ricerca scientifica sperimentale veterinaria, di accertamento dello stato sanitario degli animali e di salubrità dei prodotti di origine animale. «Questo settore trova grande spazio all’interno del nostro ente – afferma il direttore generale Antonello Usai – e ricopre un ruolo strategico nella sanità pubblica. Sono numerosissimi, infatti, i progetti di ricerca portati avanti delle strutture dell’Istituto a cui si aggiunge un elevato numero di pubblicazioni. Nell’ultimo biennio l’Izs ha investito circa 3 milioni in ricerca che ha consentito di dare anche risposte occupazionali con l’impiego di borsisti».
Sarà proprio il direttore generale, assieme al direttore sanitario Paola Nicolussi, al direttore amministrativo Giorgio Tidore e al presidente del cda dell’ente Giovanni Carboni a introdurre i lavori della giornata del 12 giugno, alla quale è prevista la partecipazione dell’assessore regionale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale Luigi Benedetto Arru, del direttore del Servizio prevenzione della Regione Sardegna Gabriella Sirigu e dei rappresentanti del ministero della Salute Marco Iannielloe Pierfrancesco Catarci. Il convegno entrerà quindi subito nel vivo perché compito di Salvatorica Masala e Pierangela Campagnani sarà proprio quello di illustrare alla platea “L’attività di ricerca svolta dall’Istituto zooprofilattico sperimetnale della Sardegna”.
Quindi le relazioni saranno orientate sugli aspetti tecnici delle varie attività dell’ente. Ciriaco Ligios e Caterina Maestraleparleranno di “Sviluppo di un sistema integrato per l’analisi di routine della frequenza degli alleli resistenti alle scrapie nel latte e nei formaggi ovini (Siscra)”, mentre Maria Nicoletta Ponti ed Edoardo Marongiu si soffermeranno sulla “Tubercolosi in Sardegna: nuovi e recenti aspetti conoscitivi e di ricerca”. L’argomento sarà approfondito ulteriormente da Stefano Lollai eGiuliana Pitzianti che nella loro relazione parleranno di “Tubercolosi in Sardegna: approfondimenti diagnostici ed epidemiologici in specie domestiche e selvatiche. Analisi retrospettiva della patologia nel nostro territorio”. Sarà quindi la volta diAgnese Cannas, Simone Dore e Carla Longheu che parleranno di “Stafilococchi coagulasi negativi (SCN) responsabili di mastite: identificazione di specie e dei fattori di virulenza, valutazione della risposta immunitaria e delle produzioni su pecore in lattazione in seguito ad infezione sperimentale”. L’esperienza del centro territoriale di Tortolì sullo “Sviluppo di un modello di analisi del rischio di contaminazione da cianotossine in occasione di fioriture di cianobatteri tossici nel Lago Alto Flumendosa” sarà esposta da Piera Angela Cabras e Roberta Boi.
Dopo la pausa pranzo sarà Sebastiana Tola a introdurre la “Determinazione della vitalità del Mycoplasma agalactiae in campioni di latte ovino mediante immunocattura”. Spazio quindi alla sicurezza degli alimenti con due relazioni. La prima si occuperà della “Valutazione del rischio microbiologico e chimico in chiocciole del genere Helix spp di provenienza nazionale ed extracomunitaria, utilizzate a scopo alimentare” e sarà esposta da Paola Cogoni e Arianna Corda. Chiuderanno il convegno Paola Cogoni e Stefania Collu con la relazione sulla “Ristorazione etnica e sicurezza alimentare: valutazione degli aspetti igienico-sanitari e rischio per il consumatore di ready-to-eat”.