“Il motto elettorale di Lubrano per allodole e allocchi”
Il resoconto dei primi sei mesi di mandato, oggetto della recente conferenza stampa del Sindaco Lubrano, ha rappresentato con forme verbali ciò che plasticamente in questo periodo la nuova Amministrazione ha dimostrato con azioni (poche e modeste) ed omissioni non dichiarate. Il giudizio della città -sopratutto di quella parte che aveva scommesso su Lubrano- è severo e preoccupato. Ciò che in primo luogo balza agli occhi è la conferma che il sincretismo politico del Sindaco Lubrano, che ha vanamente tentato di saldare elementi appartenenti a opposte ideologie, non può funzionare. Sopratutto alla luce del fatto che invece di fare azione di amalgama Lubrano ha definitivamente marginalizzato il PD riformista e valorizzato contro natura le istanze della sinistra radicale e dei centri sociali.
Il risultato è che le uniche azioni significative fatte per la città non sono state altro che tentativi affaticati di proseguire i procedimenti amministrativi avviati dalla precedente Amministrazione. La Circonvallazione e la riqualificazione del percorso che da Scalo Tarantiello conduce alla Piazza Sulis sono i due episodi più emblematici. Tutto il resto sono ritardi, omissioni e azioni contraddistinte dalla scarsa competenza amministrativa e dalla memoria corta. Gli impegni elettorali dei primi cento giorni sono stati completamente disattesi: la promessa di far lavorare i nostri giovani disoccupati nelle società partecipate, di premiare con incentivi e sgravi Imu le aziende private che avessero assunto sono rimaste lettera morta. Ed è stato completamente dimenticato l’impegno solenne di ridurre allo 0,20 l’Imu per la prima casa e allo 0,56 quella per le attività produttive. Abbiamo visto com’è andata: Alghero ha le aliquote più alte in Sardegna.
Il quadro amministrativo si presenta mesto e privo di proiezioni positive, anche perché mancante di nette assunzioni di responsabilità e condito da immaturi e deficitari tentativi di scaricare responsabilità sulla precedente giunta non più in carica da oltre 13 mesi. Il motto elettorale di Lubrano “so cosa fare e come farlo” si è rivelato uno sterile specchietto per le allodole e per gli allocchi. Dalla scorsa estate la situazione dell’igiene urbana in città è fortemente compromessa e si tenta di correre ai ripari con pannicelli caldi. Insomma, la situazione è preoccupante e priva di prospettive positive. Per dirla con Flaiano: “la situazione è grave anche se non è seria”.
Oggi sentiamo nuovamente parlare di PUC e Maria Pia, due temi che hanno caratterizzato la campagna elettorale. Il primo per il pesante conflitto d’interessi del Sindaco, legato alle sue proprietà di Maristella, che pesa come un macigno sul percorso della programmazione urbanistica; il secondo perché relativo ad un procedimento amministrativo che sebbene possedesse il consenso unanime del Consiglio Comunale durante la campagna elettorale è stato mediaticamente manipolato al fine di criminalizzarlo e accreditarlo come un colpo di mano. Ma il tempo, ancora una volta, ha dimostrato di essere galantuomo. Ora attendiamo Lubrano alla prova dei fatti. Il futuro non appare roseo: sono evidenti la diversa visione del futuro di Alghero delle varie anime politiche che compongono la maggioranza e la difficoltà del Sindaco di comprendere il significato di programmazione urbanistica, che Lubrano mostra si associare inconsapevolmente allo sviluppo edilizio. Noi, dall’opposizione, continueremo a vigilare e ad offrire la nostra collaborazione affinché le politiche dell’Amministrazione di sinistra possano incidere positivamente.