“Se vuoi suicidarti dona i tuoi organi”: 500 persone in fila a Napoli

"Se vuoi suicidarti dona i tuoi organi" è la frase detta da Massimo, 12 anni all'amico che voleva togliersi la vita per amore. Una frase che ha smosso la coscienza di molte persone oggi in fila a Napoli

Cinquecento persone in Piazza del Plebiscito a Napoli hanno sottoscritto la documentazione per diventare potenziali donatori. E’ il risultato dell’iniziativa in occasione della “Giornata Nazionale delle Donazioni di Organi e Tessuti”. Un’iniziativa che ha mobilitato persone anche grazie alla vicenda della lettera di Chiara in attesa di trapianto di cuore presso l’ospedale partenopeo “Mondaldi”.

Dopo Chiara c’è stata la storia di Massimo, 12 anni, che oggi vive grazie ad un Berlin Heart, un cuore artificiale. Ieri i genitori del piccolo hanno lanciato un appello affinché si diffondesse la cultura della della donazione, il piccolo ha lanciato un suo personale messaggio: “Voglio che lo sappiano tutti, voglio che si sappia come si vive con un cuore artificiale, che si capisca l’importanza di donare gli organi”. Lui che avrebbe voluto essere in piazza oggi ha affermato: “Avrei voluto essere testimonial di una condizione: oggi non si sa cosa significa donare, non si sa neppure come farlo, c’è tanta ignoranza”

Una storia che ha commosso molti, ha commosso la sua frase rivolta ad un amico che minacciava di uccidersi perché la ragazza avrebbe deciso di lasciarlo: “Vieni un po’ a trovarmi prima e, in ogni caso, se proprio vuoi farla finita, ucciditi in modo da preservare gli organi, il cuore innanzitutto”. Ha commosso il suo modo di affrontare la vita, da adulto. Un adulto che, però, conserva sopra la sua testa i poster dei suoi mit: Callejon e Higuain. Gigantografie che ricordano a tutti che si tratta pur sempre di un ragazzo cresciuto troppo in fretta. Un ragazzo costretto in una stanza d’ospedale da 5 mesi in attesa di un trapiano. ù

A seguire Massimo Andrea Petraio, un cardiochirurgo di 36 anni che si occupa di Massimo ma anche di tutti i pazienti giovani per i quali il trapianto e l’unica speraza. Il dott. Petraio è solo uno degli “angeli” del reparto di Cardiochirurgia pediatrica guidato dal prof. Giuseppe Caianiello. Un reparto in cui ogni giorno passano piccoli in attesa di una speranza e per i quali la donazione è l’unica strada per un futuro di vita.

3 Giugno 2014